Vivienne Faull: una pioniera che punta a essere il primo vescovo donna di Andrew Brown, da me tradotto e rielaborato

Vivienne Faull

Se il sinodo generale della chiesa di Inghilterra approverà l’introduzione dei vescovi donne il prossimo luglio Vivienne Faull, la decana di York, è in cima a quasi tutte le liste di candidati eleggibili. Se non fosse una donna sarebbe diventata vescovo anni fa. Il suo miscuglio di competenza, energia e onestà la spinge al top della chiesa d’Inghilterra.

La Faull è stata cappellana di un college di Oxbridge, ha diretto due cattedrali, ha fatto parte di alcune delle più importanti commissioni della chiesa ma rimane una donna e non può, fino a dicembre come minimo, essere nominata come vescovo donna diocesana. Lei appartiene alla prima generazione di donne diventate sacerdoti ed è passata attraverso 20 anni di misoginia non istituzionalizzata.

Le attitudini sono cambiate. Quando lei ha iniziato si sapeva che a una donna era proibito celebrare funerali perché lei stessa spiegò una volta “la popolazione locale aveva il punto di vista che se una donna celebra il servizio funebre come fai a sapere che sei propriamente morto/a?”

Eppure lei si è resa conto presto della sua vocazione e ha trascorso anni come giovane donna lavorando in India per una società missionaria dopo la laurea in storia al St Hilda’s College di Oxford. “Sia mia madre che la mia preside pensavano che stessi sprecando la mia istruzione andando in chiesa” ha detto in un’intervista.

Nonostante tutto la Faull ha perseverato. Al suo ritorno dall’India ha lavorato a Merseyside prima di studiare per diventare diaconessa, allora il ruolo più vicino al sacerdozio a cui una donna poteva arrivare, nel 1982. Ha fatto ciò al St John’s Nottingham, un college largamente evangelico che non era mai aveva istruito donne prima e studiò nello stesso corso degli uomini. Nel 1985 il futuro arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, allora il decano del Clare College di Cambridge, e ancora nel suo periodo radicale, la nominò cappellana del college. Nel 1994 appena fu possibile fu nella prima ondata di donne ordinate sacerdoti.

In quel periodo aveva lasciato Cambridge per lavorare nelle cattedrali, prima Coventry e poi Gloucester. Nel 2000 divenne la prima donna incaricata di dirigere qualunque cattedrale inglese quando fu promossa “provost” della cattedrale di Leicester, un posto piccolo e fuori moda. Là si è guadagnata la reputazione di  mani sicure accoppiate con franchezza.

Non fu quindi una sorpresa quando, nel 2012, fu nominate decana di York Minster con uno staff di 160 e 600 volontari da coordinare. Qualunque uomo con le sue capacità sarebbe diventato vescovo 10 o 15 anni prima.

Per 10 anni la Faull ha fatto parte della commissione ad alto livello che esplora l’accordo teologico tra la chiesa anglicana e quella cattolica romana. Lei crede che quest’ultima dovrebbe introdurre le donne sacerdoti ma questo non sembra aver influenzato le sue relazioni là. Infatti la combinazione di forza e tatto che la mette in grado di dissentire fermamente ma senza calore o ostilità è una costante che illumina tutta la sua carriera.

Ebbene ci siano ora alter tre donne che gestiscono cattedrali inglesi e una quinta, la venerabile Jane Hedges, è stata appena nominate come prossima decana di Norwich, la Faull rimane la più anziana e la pioniera.

Quando la commissione che sceglie i vescovi s’incontrerà a dicembre ci saranno almeno sei posti vacanti da riempire e se le donne saranno eleggibili allora è inconcepibile che nessuna sia scelta.

Le opinion della Faull sono ampiamente centriste verso il liberale. Lei non vede l’ora di benedire unioni omosessuali sebbene questo sia un argomento su cui gli evangelici conservatori stanno minacciando di dividere la chiesa.

Nonostante una carriera trascorsa lavorando contro la misoginia della chiesa istituzionale quello che colpisce nei suoi modi è la mancanza di rancore.

http://www.theguardian.com/world/2014/feb/16/vivienne-faull-pioneer-tipped-first-female-bishop-church-of-england