Dialogo tratto da ”La Stella di san Lorenzo”, due atti, ancora inediti, di Melania La colla

 la stella di san Lorenzo

 

Sono stata da sempre particolarmente attratta dalla vita e dal martirio di san Lorenzo, forse perchè il nonno paterno portava questo nome, per me bellissimo, tanto che negli anni passati ho intitolato una mia commedia ”La stella di san Lorenzo”. Ma non solo, per lo stesso motivo ho dato il nome di Lorenzo ad uno dei personaggi più di spicco ne’ ”La prova”. Un piccolo saggio, omaggio a questo santo, oggi dunque mi piace condividerlo con voi, amici… buone ”stelle” a tutti!!

Roma. Due sorelle siciliane trapiantate.

ROSALBA ”…Però erano bei tempi!…(si fa seria) La nostra casa in Sicilia… da quanto tempo non ci torniamo insieme… tu molto più di me… non vai da quando è morta nostra madre… cinque anni sono… –
MARIANNA – E che vengo a fare… –
ROSALBA – Sì ma anche se loro non ci sono più… non hai nostalgia della casa, del cortile…il sedile di maiolica blu… come il mare… e il gelsomino d’Arabia, te lo ricordi? Dove lo trovi uno più profumato? Quando mi sono trasferita qua… Nunzio, il capo vigna te lo ricordi? –
MARIANNA – No… –
ROSALBA – Ma sì che te lo ricordi… Nunzio, quello che ti faceva il filo… è morto qualche mese fa… –
MARIANNA (colpita) – Morto… e come fu, quando? –
ROSALBA – A luglio…un infarto… allora, a lui il gelsomino gli sembrò secco e mi disse che lo avrebbe tagliato… ma io gli dissi di no, di non farlo… e ho fatto bene perchè l’anno scorso ha gettato di nuovo… ah d’estate… il profumo… ti ricordi come si era fatto grande… enorme… –
MARIANNA – Mi ricordo, certo che mi ricordo… na nuvola janca era… le sere le passavamo lì, a prendere il fresco… e la notte di san Lorenzo aspettavamo “le lacrime del santo”… sedici anni avevo… sempre là, seduta sul quel sedile stavo… e non mi stancavo di guardare il cielo… ma le stelle quella notte non cadevano mai…-
ROSALBA – Vero è! Era così anche per me… non le vedevo cadere mai… –
MARIANNA – Poi una volta la mamma mi disse: “Guarda i gelsomini come cascano… sembrano tante stelle…” da allora mi sono inventata che i gelsomini erano le mie stelle… e così potevo esprimere tutti i desideri che avevo… forse però erano troppi… o forse san Lorenzo si offese e non me li fece avverare…-
ROSALBA – Tutto ti ricordi! Marianna, io ce l’ho un desiderio… pare ieri, ma non torno a casa da tre anni oramai… di tutto mi fa cori… tu no? Eh?… Andiamo prima che viene l’inverno, il freddo forte… che dici? –
MARIANNA (con tono duro) – … Che dico… dico che ci penso… e poi decido…-”
M.L.C.

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