Safiye Ali, la prima medica turca, da me tradotto e rielaborato
Il mondo era pieno di ostacoli per Safiye Ali che cresceva in un tempo in cui alle ragazze non era permesso frequentare la facoltà di medicina.
Grandemente influenzata dalle sofferenze dei popoli nelle guerre balcane sarebbe diventata una medica appassionata. In quei tempi l’istruzione delle donne era un lusso raro ma lo sforzo della prima medica turca fu sia lodevole che inusuale.
Nacque nel 1884 a Istanbul, era la figlia del pasha Ali Firat, aiutante dei sultani ottomani Abdülaziz e Abdülhamid II, e di Emine Hasene Hanım.
La più giovane di quattro sorelle perse il padre da piccola e in seguito andò a vivere a casa del nonno insieme con sua madre. Durante i suoi anni all’Istanbul American College, aveva già in mente di diventare una medica. Si diplomò al college nel 1916 e s’iscrisse alla facoltà di medicina dell’università di Würzburg con una borsa di studio del ministro dell’istruzione Şükrü Bey.
Ali fu una studentessa attiva durante i suoi anni in Germania. Frequentò corsi di filosofia e storia e trascorreva tutto il suo tempo libero nelle cliniche dei medici tedeschi.
Il ministero dell’istruzione nazionale bavarese le fece guadagnare la sua laurea in medicina con grande fatica perché era l’unica studentessa turca all’esame e aveva un potente desiderio di arrivare prima. Riuscì a farcela e gli ufficiali ministeriali annunciarono solo lei come candidata di medicina.
Nelle tremende condizioni della prima guerra mondiale Ali aveva paura di fallire. Completò la sua laurea con successo e ritornò a Istanbul. Dopo sei settimane tornò in Germania per specializzarsi in ginecologia e pediatria.
Sposò il collega Ferdinand Krekeler che in seguito preso il nome turco di “Ferdi Ali.”
Desiderosa di lavorare per la sua nazione si stabilì infine a Istanbul. Ricevette il suo diploma come prima medica turca nel 1923 e aprì la sua prima clinica nel sobborgo di Cağaloğlu.
All’inizio si fece pubblicità da sola attraverso i quotidiani e qualunque altro mezzo. Ma le pazienti benestanti non le davano credito per colpa del suo “gender” e i pazienti poveri vedevano Ali come una spalla su cui piangere e a cui confidare perfino i propri segreti.
Sfortunatamente il lavoro non era ben pagato e lei non aveva colleghi per aiutarla. Accettava parcelle più basse se il paziente aveva difficoltà economiche altrimenti chiedeva lo stesso onorario dei colleghi.
In una parola stava soffrendo per la mancanza di “equal pay for equal work” in quel periodo. Accantonando le sue sofferenze la profonda passione spinse Ali a diventare più di una medica. Iniziò a dare lezioni di ginecologia e ostetricia alla prima scuola medica per donne sotto l’American College e si fece una fama come la prima conferenziera nell’istruzione superiore.
In quell’epoca c’erano centri di cura speciali, Süt Damlası in turco, in varie città d’Europa per quei bambini che non erano in grado di accedere all’allattamento al seno o al latte artificiale per differenti ragioni. La filiale turca fu fondata a Istanbul dalla Croce Rossa francese ma fu in seguito gestita dall’ Himaye-i Etfal, l’agenzia per i servizi sociali e la protezione del bimbo dell’epoca, nel 1925. Piuttosto che offrire trattamenti lo scopo principale del centro era di incrementare la consapevolezza tra le madri su come far crescere i propri figli in modo appropriato. Ad Ali fu assegnata la direzione del centro e le attività presero slancio. Puntando ai benefici dell’allattamento al seno incoraggiava le madri a utilizzarlo con i loro bambini. Inoltre teneva sessioni di training su come ottenere una dieta salutare.
Ali e i suoi sforzi per madri e figli sono incastonati nei cuori del popolo turco.
Purtroppo Ali dovette dimettersi dal centro perché le sue colleghe la costrinsero a farlo. I suoi pazienti non apprezzarono questa decisione e donne e bambini fecero delle dimostrazioni di fronte alla sede.
Ali era una medica al top level della sua professione ma fu costretta ad abbandonare la cura dei bambini e delle madri povere. Fu aggredita dai colleghi uomini molte volte e demoralizzata da asserzioni infondate ma combattè con pazienza e determinazione fino a che le venne diagnosticato un tumore. In seguito tornò in Germania dove continuò la sua professione durante la seconda guerra mondiale anche se la sua salute stava deteriorando. La sua carriera di successo terminò a Dortmund dove morì nel 1952 all’età di 61 anni.
http://www.dailysabah.com/features/2014/12/09/first-female-physician-of-turkey-safiye-ali
