“Delitto al Pinot Nero” di Laura Giallo, recensione di Daniela Domenici

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Una coincidenza che mi ha lasciato un attimo attonita (ma niente accade per caso…): sono tornata sabato da Alghero, dove sono stata per la prima volta, e lunedì, girellando su Amazon in cerca di ebook gratuiti da scaricare, ho “scelto” un giallo che…si svolge ad Alghero nel secondo dopoguerra, “Delitto al Pinot Nero” di Laura Giallo, che ho potuto apprezzare ancora meglio perché ora conosco i luoghi in cui è stato ambientato.

Il commissario Davide Delonghi e l’ispettore Mario Piras che sono stati chiamati, ad Alghero appunto, per risolvere un caso di omicidio; durante la loro permanenza in città ne avverrà un secondo e ci sarà anche un terzo quasi omicidio che all’apparenza sembrerà un tentativo di suicidio. Brancoleranno un po’ nel buio perché gli indiziati sono davvero tanti e, soprattutto, perché ad Alghero le notizie volano veloci tra le tante chiacchiere della gente ma alla fine, grazie a una frase detta casualmente dal guardiano del faro, il commissario avrà l’intuizione giusta per rimettere a posto tutti tasselli del puzzle e assicurare alla giustizia chi ha architettato, con lucida freddezza, tutti e tre gli eventi luttuosi.

Ci sarà anche un lieto fine, elemento nuovo in un thriller che si rispetti, addirittura doppio che colorerà di rosa questa storia gialla in terra di Sardegna.

Complimenti all’autrice la cui biografia mi è totalmente sconosciuta, dovrei condurre delle indagini in merito…