Pubblicare solo donne nel 2018, da me tradotto e rielaborato
Lo scorso 5 giugno la scrittrice Kamila Shamsie ha offerto agli editori una sfida provocante: pubblicare solo donne per un anno.
Su “The Guardian” ha affermato “Sono convinta che sia il momento per tutti, uomini e donne, di creare una campagna concertata per riparare l’ineguaglianza. Lo scorso anno un gruppo di lettori, critici e almeno una rivista letteraria, “The Critical Flame”, hanno sottoscritto un “anno di donne lettrici”. Perché non andare un passo oltre? Perché non avere un anno di “publishing women”? il 2018, il centenario dell’anno in cui le donne con più di 30 anni hanno ottenuto il voto nel Regno Unito, sembra appropriato. Naturalmente ci saranno molti dettagli da elaborare ma la premessa di base della mia “provocazione” è che nessuno dei nuovi titoli pubblicati in quell’anno siano scritti da uomini. L’effetto “knock-on” di una anno così sarebbe evidente nelle pagine e nei blog di recensioni, nelle vetrine delle librerie e negli scaffali più in vista, nelle brochure dei festival letterari, nelle presentazioni di premi. Dobbiamo imparare dalle suffragette che non è sempre necessario o utile essere educate riguardo alle nostre campagne”.
Come sapete qui al Bristol Women’s Literature Festival ci siamo dedicati a sfidare il pregiudizio maschile nel nostro mondo culturale fornendo scrittrici e piattaforma e celebrano il lavoro creativo delle donne. Così diciamo SI’ alla sfida provocante di Kamila Shamsie.
E non siamo le uniche. Anche “And Other Stories” ha accettato la sfida e si è ta pubblicare solo donne nel 2018.
Non vediamo l’ora di leggere la lista de 2018! E grazie a “And Other Stories” che ha preso atto del sessimo nell’editoria e che sta facendo qualcosa per questo.
https://womensliteraturefestival.wordpress.com/
