Valaida Snow, la trombettista jazz più famosa dopo Louis Armstrong, da me tradotto e rielaborato
Valaida Snow, nata il 2 giugno 1904 e morta il 30 maggio 1956, è stata una musicista jazz e un’intrattenitrice afro-americana.
Nacque a Chattanooga nel Tennessee. Crebbe sulla strada in una famiglia “show-business”, imparò a suonare il violoncello, il basso, il banjo, il violino, l’arpa, la fisarmonica, il clarinetto, la tromba e il sassofono a livelli professionali sin dall’età di 15 anni; inoltre cantava e danzava.
Dopo essersi dedicata in particolare alla tromba divenne velocemente così famosa con quello strumento che veniva chiamata “piccola Louis” in onore di Louis Armstrong che la considerava la seconda miglior trombettista del mondo dopo di lui.
Tenne concerti in tutti gli USA, in Europa e in Cina. Dal 1926 al 1929 fece un tour con i Serenaders di Jack Carter a Shangai, Singapore, Calcutta e Jakarta.
Il suo periodo di maggior successo fu negli anni ’30 quando divenne si esibiva a Londra e Parigi. In quel periodo registrò la sua canzone più celebre “High Hat, Trumpet, and Rhythm”. Eseguì, nello show degli Ethel Waters, “Rhapsody in Black” a New York. A metà degli anni ’30 girò dei film con suo marito Ananias Berry della troupe di danza “Berry Brothers”. Dopo aver suonato all’Apollo Theater di New York visitò nuovamente l’Europa e l’Estremo Oriente per altri show e film.
Mentre faceva un tour in Danimarca nel 1941 fu arrestata dai nazisti e forse detenuta dentro Vestre Fængsel, una prigione danese a Copenhagen che era gestita dai nazisti prima di essere rilasciata in uno scambio di prigionieri nel maggio 1942. Secondo lo storico del jazz Scott Yanow “lei non si riprese mai dall’esperienza”. In seguito sposò Earl Edwards. Negli anni ’50 non fu più in grado di ottenere nuovamente il suo precedente successo.
Valaida Snow morì di emorragia cerebrale il 30 maggio 1956 a New York City, nel backstage durante un’esibizione al Palace Theater.
Da Wikipedia
