“Isole a tempo” di Tiziana Mignosa

 

b

 

Quando la salsedine si fa fiato

-e non più solo pensiero-

un bel giorno gli occhi apro

e non trovo più la zattera

e nemmeno l’isola

che ho lasciato

Nella vita arriva tutto

compreso il giorno che la svolta cela

Ma come il viandante

che per indossare

dell’alchimista i fatti

le scarpe impolverate posa

così dal buio e freddo piombo

di sorriso l’oro ho tratto

Immenso

è diventato troppo presto

il mare buio e aperto

-sono sola –

e quasi mi stupisco

di riuscire anche a nuotare

Bella come terra verde

e profumata

dopo aver concluso la missione

nel buio della notte

-e senza neanche una parola-

l’isola s’è dissolta

D’acqua e zattere

è il percorso per intero

che su altre zattere ci porta

isole a tempo

che solo l’odore e l’aspetto hanno

dell’ Amata terra ferma

E il mio grazie va’ alla goccia

che Luce sulle fitte nubi porta

Il passo

sull’isola che di verità si nutre

di legno e polvere di campo

non echeggia

è felpato e di verdi germogli

e odorosa terra palpita

tiziana mignosa

gennaio duemilaquattordici