Riscoprire le scrittrici dimenticate, di Deborah Straw, da me tradotto e rielaborato

Perché non proviamo a fare anche qui in Italia un corso simile per le nostre scrittrici dimenticate?

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Nel suo libro “Silences”, pubblicato per la prima volta nel 1978, la scrittrice statunitense Tillie Olsen notava che la maggior parte delle antologie letterarie includevano solo una scrittrice ogni dodici uomini. Se si cercano pubblicazioni più recenti la percentuale e è leggermente migliore: una ogni cinque o sei. Ma i/le docenti di arte della lingua non dovrebbero lasciare che questo modesto progresso li culli nel pensare che il problema della sotto rappresentazione delle autrici sia risolto o la sfida sia stata vinta.

Insegno in un corso introduttivo “Women and Literature” In un college comunitario a Burlington nel Vermont. Per molti de/le mie/i studenti/esse (lo scorso semestre più del 90% erano donne tra i 19 e i 45 anni) questa è la prima volta che affrontano opere di autrici. Lo scopo del corso è di aiutare gli/le studenti/esse a scoprire le opere delle donne, i loro molti talenti e le diverse prospettive. Voglio che i/le mie/i studenti/esse siano consapevoli di come le voci delle donne siano integrali all’esperienza umana.

Nello stesso spirito includo sempre autrici di colore. Il Vermont è lo stato “più bianco” della nazione e il nostro corpo studentesco riflette questo. Recentemente, comunque, vari studenti/esse afroamericani/e, ispanici/che, vietnamiti/e e bosniaci/he e qualche studente/ssa con disabilità si sono iscritti/e al college.

Per esporre la classe a una diversità più grande e iniziare più dibattiti includo nel curriculum scrittrici come Leslie Marmon Silko, Joy Harjo, Sandra Cisneros e Maxine Hong Kingston.

Il corso culmina in un progetto più grande nel quale ogni studente/ssa riscopre una scrittrice dimenticata, una che non ha goduto di una celebrità posteriore, che non ha avuto contatti nel mondo della pubblicità o una la cui opera è fuori stampa. Ogni studente/ssa prepara un racconto orale sulla scrittrice, crea un poster che rappresenti la sua vita e la sua opera e partecipa a un reading, aperto a tutto il college, su una selezione della sua opera.

Ho dato loro una lista da “Literary Women” di Ellen Moers di centinaia di scrittrici da tutti i secoli e i continenti incluse le giapponesi, le native americane, le afroamericane e tante altre. Per permettere loro di focalizzarsi su scrittrici meno note elimino nomi come May Sarton, Gloria Steinem e Simone de Beauvoir.

Iniziamo facendo un “library tour” elettronico per trovare studi sulle donne e siti web sulla letteratura femminile. Fornisco loro indirizzi di librerie dell’usato e un indirizzo web per trovare le opere fuori stampa.

Poiché internet può essere una chiave elettronica a un tesoro nascosto gli/le studenti/esse si animano molto nella ricerca. Comunque scoprono che non è facile trovare scrittrici dimenticate. I materiali sono spesso difficili da localizzare e le informazioni sulle autrici è scarsa. Poiché la ricerca può diventare frustrante il compito funziona meglio se attentamente guidato. Ogni settimana controllo quello che gli/le studenti/esse hanno scoperto.

Con le informazioni che hanno raccolto siamo ora pronti/e a discutere alcune domande pertinenti: quali fattori mettono in grado una donna di scrivere ed essere pubblicata? Quali difficoltà può fronteggiare specialmente se ha da gestire la sua famiglia? Queste tematiche colpiscono alcuni dei/le mie/i studenti/esse che sono genitori single o i/le primi/e della propria generazione ad andare al college o che devono destreggiarsi tra tre o quattro corsi. Un lavoro, la cura della prole e la vita in famiglia.

http://www.tolerance.org/activity/rediscovering-forgotten-women-writers