“Fiammifero, un piccolo grande drago” di Diletta Tinti, recensione di Daniela Domenici

 fiammifero

Nel giro di due giorni un’altra deliziosa fiaba mi ha “chiamato” da Amazon e l’ho divorata in un soffio anzi, in una fiammata dato che il tenero, formidabile protagonista creato da Diletta Tinti è un “piccolo grande drago” di nome Fiammifero che vive in un castello con i suoi genitori e i suoi fratelli, tutti di dimensioni…draghesche, che lo prendono sempre di mira con i loro scherzi un po’ cattivi a cui lui non sa reagire.

Un giorno nella vita di Fiammifero arriva un amico un po’ particolare che diventa il co-protagonista di questa splendida fiaba, il cavaliere sir Parsifal, che è un fantasma che solo Fiammifero può vedere e che lo aiuterà, a modo suo, a superare una prova molto importante per un drago, quella di sputare fuoco.

Dopo varie avventure Fiammifero scoprirà di avere un dono che nessuno della sua famiglia ha e sir Parsifal riuscirà, grazie al suo amico draghetto, a superare il suo “problema” dopo più di quattrocento anni di vita da…fantasma!

Bravissima Diletta ad aver immaginato questa storia in cui si fondono l’amicizia senza secondi fini, la solidarietà tra “diversi”, il credere nelle proprie capacità e la scoperta dei propri doni “speciali”; ottimi i dialoghi, soprattutto quelli tra Fiammifero e sir Parsifal, deliziosamente divertenti e talvolta anche un po’ malinconici.