In un paese civile, di Tommaso Della Motta

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In un Paese Civile al funerale di un Premio Nobel(uno tra gli unici 20 italiani in oltre 116 anni di storia)si sarebbero presentati il Presidente delle Repubblica,il Presidente del Consiglio e il Ministro della Cultura.
In un Paese Civile non si sarebbe delegato il tutto ad una corona di fiori e due Carabinieri in alta uniforme vicino alla bara.
In un Paese Civile i direttori dei maggiori quotidiani avrebbero quantomeno presenziato al rito funebre.
In un Paese Civile i più grandi protagonisti del mondo dello spettaccolo sarebbero stati in prima fila, o in seconda,o al fondo della piazza, ma ci sarebbero stati.
In un Paese Civile nessuno avrebbe avuto paura di far dispiacere al Padrone di turno.
In un Paese Civile….appunto.
“godetevi il successo, godete finchè dura,
che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura”