Aline Bernstein, la prima scenografa e costumista teatrale, da me tradotto e rielaborato

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Aline Bernstein è stata la prima donna negli Stati Uniti a ottenere una fama nel campo dominato dagli uomini delle scenografia teatrale e dei costumi. La riluttanza dell’industria ad accettare le donne nei suoi ranghi era certamente evidente quando nel 1926 come prima donna a essere accettata nella United Scenic Artists Union fu iscritta come “fratello Bernstein”.

Figlia di un attore Bernstein trascorse la sua infanzia circondata dai membri della comunità teatrale di New York. Sebbene avesse un talento evidente per il disegno lei sperava di fare carriera come attrice. I suoi genitori morirono quando era un’adolescente e lei trascorse un periodo difficile nella cura della sua zia tossicodipendente. Presto comunque un amico di famiglia intervenne aiutandola a prendere il diploma al Hunter College’s School of Fine Art. Là iniziò un corso di studi che includeva lavorare con il pittore Robert Henri. Sviluppò delle considerevoli abilità come ritrattista.

Dopo il matrimonio con uno agente di cambio di successo Bernstein iniziò a fare il backstage in un piccolo gruppo teatrale di un amico. Quando il gruppo crebbe fino a diventare una celebre compagnia “off Broadway” Bernstein ebbe molte opportunità di disegnare e creare scenografie e costumi. A metà degli anni ’20 aveva già la reputazione di disegnatrice creativa le cui scenografie sottilmente suggestive e i costumi completavano perfettamente i copioni e i personaggi che venivano interpretati. Iniziò a lavorare con celebri compagnie come la Theatre Guild e il Civic Repertory Theater. Poiché il suo lavoro riceveva risonanza sempre più grande da parte dei critici e del pubblico altri disegnatori iniziarono a copiare il suo stile.

Nel 1925 Bernstein iniziò una storia con un giovane commediografo, Thomas Wolfe. Sebbene lei e suo marito rimanessero sposati Bernstein e Wolfe ebbero una storia d’amore che durò un certo numero di anni. Wolfe, che era più giovane di venti anni, contava su di lei per il sostegno finanziario e per l’ispirazione artistica. Fu dopo che lei lo incoraggiò a tentare di scrivere romanzi che Wolfe produsse “Look Homeward Angel”. Sotto l’influenza di lui Bernstein scrisse e pubblicò una raccolta di brevi storie e due romanzi, incluso il best seller “Miss Condon”. Sia Wolfe che Bernstein scrisse resoconti romanzati della loro relazione, lui in “The Web and the Rock” e lei in “The Journey Down.” Quando la storia finì malamente Bernstein tentò il suicidio.

Durante la sua notevole carriera Bernstein disegnò scene e costumi per più di cento opere teatrali. Dopo decenni di lavoro in teatro iniziò una carriera accademica di successo. Negli ultimi quindici anni della sua vita fu consulente nei programmi teatrali alla Yale University, alla Harvard University e al Vassar College.

http://brbl-archive.library.yale.edu/exhibitions/cvvpw/gallery/bernstein.html