Il terzo appuntamento, di Tiziana Mignosa
Nello stesso istante
l’altra notte ho indossato
la voglia di scappare
e quella di farmi fiore e ape
sulle tue labbra
Nella lenta quiete
del mondo addormentato
immagini ed emozioni
la danza della Gioia
al vento sussurravano
e intanto l’eco cristallina
della tua risata
mazzi interi di lucchetti
nel buio e nel silenzio
scardinava
Incurante del mio angelico stupore
con vivace agilità
a uno a uno allontanavi
i paletti che il confine intorno a me
da sempre hanno segnato
E s’aprivano porte e porticati
su pareti senza via d’uscita
discorsi e confidenze
partorivano invisibili sorrisi
su spazi dilatati
C’è a chi non basta
una vita intera per trovare
la chiave giusta dentro al mazzo
e a chi invece
solo qualche ora nella notte può bastare
tiziana mignosa
giugno duemilasedici
Note: mai avere a che fare con un poeta perché non comunica nella maniera convenzionale ma in versi