lontano dal fiore che nasce nel deserto, di Tiziana Mignosa

La mia essenza

nutre gli abbracci

e come brezza gentile del mattino

accarezza tutto ciò che incontra

E’ venuta per unire

non per dividere

Fa da ponte

tra una terra e l’altra

le vede sorridere al sole

e poi va via

Non passa indifferente

tra due mani che scelgono un unico passo

Non toglie l’acqua ai prati

li innaffia

per questo il volo sceglie

lontano dal fiore che nasce nel deserto  

eppure lui la rende ape

-lei che è vento e libertà-

Forse è solo il magico riflesso

di un sogno mai afferrato

-o forse no-

ma non può saperlo

tiziana mignosa

agosto duemiladiciotto

 

Note: di fronte alla scelta se prendere ciò che mi alletta