alla poesia, di Adele Libero

Ma ti ricordi quando tu venivi,
di notte o all’albeggiare delle luci,
tornando lentamente dalle stelle,
impallidite al canto della luna?

Oppure lì nel mezzo d’un bel viaggio,
pulsavi dentro al cuore e mi fermavi,
perché m’arrampicassi sulle braccia
di versi che parevano aspettare.

Ed era così facile l’andare,
sorridere alle strofe profumate,
dentro il giardino aperto del poeta,
dove ogni bacio resta intrappolato.

E adesso, più non giungi nella notte,
e sembra che tu sia chiamata altrove,
lasciandomi la mente razionale,
mancante di poesia e pur di sole.