la mia Itaca, di Anna Valeria Frigerio, Rossini editore 2023, recensione di Daniela Domenici

Ho avuto il piacere di leggere quest’opera prima di Anna Valeria Frigerio che mi ha attratto sin dalle prime pagine perché tratta alcune tematiche che fanno parte anche delle mie esperienze di vita: le percezioni extrasensoriali, le vite precedenti, le affinità elettive, le anime gemelle, le rimozioni e molto altro.
La protagonista è Luce, una giovane donna che si racconta con brutale sincerità, grazie anche ai perfetti flashback, rendendoci così partecipi del suo non sempre facile percorso di vita in cui hanno un ruolo importante l’amica Catia e il compagno Tazio.
Estrapolo, da uno dei capitoli finali, questo paragrafo che mi trova pienamente concorde “La maturazione e l’evoluzione di ognuno di noi avviene con i tempi che ci concediamo, senza affrettare nulla ma prendendo con pazienza e fede gli insegnamenti che la vita ci offre. Le cose ci accadono per una ragione, sta a noi accettarle ed essere flessibili al cambiamento per poterle chiudere e passare oltre. Se non sviluppiamo la profonda convinzione che qualcosa ci è superiore, non troveremo mai dentro di noi la forza per innalzarci. Ognuno di noi ha la possibilità di perfezionarsi, dobbiamo accoglierla per compiere la trasformazione nel nostro io più profondo. Siamo stati educati a considerare il tempo come una strada a senso unico che procede verso il futuro, ma siamo sicuri che sia proprio così? A volte è necessario che dentro di noi qualcosa muoia per lasciare spazio a una nuova vita, anche se questo significa tornare indietro, ripercorrere la strada già percorsa e tornare ad affrontare situazioni difficili. Le esperienze che viviamo ci modellano giorno per giorno, anno per anno, probabilmente ci accompagnano vita dopo vita. La sfida che dobbiamo superare è apprendere e fare del nostro meglio con ciò che abbiamo a disposizione per evolvere”: complimenti per queste riflessioni così profondamente vere!