l’esitazione di Amleto, di Yves Bonnefoy, recensione di Loredana De Vita

Yves Bonnefoy nel suo “L’esitazione di Amleto. Scritti su William Shakespeare” nella versione italiana a cura di Sara Amadori (ilSaggiatore, 2023), mette tutto se stesso, la sua anima, la sua arte, la sua abilità di attento traduttore, ma, soprattutto, la sua poesia.
Leggere questo libro, infatti, è come immergersi in un dialogo a distanza tra due grandi cultori e amanti della parola e del verso, tra due anime osservatrici e osservanti che cercano soluzioni alle nefandezze sconclusionate dell’essere umano, oltre gli eventi e nella parola stessa.
Il libro, ben curato, contiene anche una lettera che il poeta francese immagina di scrivere al grande bardo inglese, una lettera in cui le due anime si incontrano, si riconoscono e sembra possibile che possano percorrere, oltre ogni tempo, un percorso insieme: il percorso della dignità universale dell’essere umano.
Presenti nel testo sono anche due interviste (nell’ordine, Stéphanie Roesler e Fabienne Darge) che aiutano a comprendere ancora meglio la visione di Bonnefoy su Shakespeare e sul perché del suo amore per il drammaturgo/poeta inglese.
L’intero volume, per quanto si focalizzi soprattutto sull’analisi della tragedia “Amleto”, invita a scendere nella profondità del pensiero shakesperiano, della sua abilità poetica e drammaturgica che gli hanno consentito nei secoli non solo di diventare pietra milare del teatro, ma anche voce universale nella comprensione dei sentimenti, delle emozioni, dei pregiudizi anche dell’essere umano, ogni essere umano, potente o debole, padrone o succube, uomo o donna, traditore o tradito.
Questa è la grandezza di Shakespeare, la sua capacità di essere tutti i suoi personaggi ma anche oltre di essi, alla ricerca dell’origine del dolore, del male, delle scelte usando uno strumento sacro: la parola.
La sacralità della parola diventa nell’analisi dei Bonnefoy, da grande poeta quale è, la sacralità del verso, della poesia che imprime di senso e significato anche le situazioni e le immagini più recondite e che riscopre in Shakespeare come faro, rifugio, casa.
È il verso, infatti, che scandisce il ritmo della vita di Amleto, delle sue scelte, della sua ritrosia, del suo desiderio di vendetta e di riscatto rispetto a un mondo che ha tradito i valori dell’umanità, ma dal quale non riesce a distaccarsi. È questo, secondo Bonnefoy, l’enigma amletico dell’essere e del non essere. Una scelta, una presa di posizione che potrebbe cambiare il sentire del mondo oppure ad esso soccombere.
“L’esitazione di Amleto. Scritti su William Shakespeare” a cura di Sara Amadori (ilSaggiatore, 2023), è un’interpretazione veritiera e originale, profonda e accurata di Amleto nel tentativo (riuscito) non solo di spiegare il passato quanto dare spunti per modificare il presente della nostra umanità.