accadde…oggi: nel 1937 nasce Zarina Hashmi, di Josephine Carinci

Il Doodle di oggi celebra l’artista e incisore indiano-americana Zarina Hashmi. Si tratta di una delle artiste più significative associate al movimento minimalista. Ad illustrare il Doodle è stata l’artista Tara Anand, di New York: l’opera d’arte cattura l’uso di forme astratte e geometriche minimaliste per esplorare i concetti di casa, spostamento, confini e memoria da parte della stessa Zarina Hashmi, nata proprio il 16 luglio del 1937 nella piccola città indiana di Aligarh. Lei e i suoi quattro fratelli hanno vissuto una vita idilliaca fino alla spartizione dell’India nel 1947: da quel momento la famiglia è stata costretta a spostarsi a Karachi nel neonato Pakistan.
A 21 anni, Zarina Hashmi ha sposato un giovane diplomatico del servizio estero e ha iniziato a viaggiare per il mondo. Ha vissuto a Bangkok, Parigi e in Giappone, dove si è avvicinata a movimenti artistici come il modernismo e l’astrazione. Zarina Hashmi si è trasferita poi a New York City nel 1977. Qui è diventata una forte sostenitrice del movimento femminista, delle donne nel mondo dell’arte e degli artisti di colore.
A New York, Zarina Hashmi è entrata a far parte dell’Heresies Collective, una pubblicazione femminista che ha esplorato l’intersezione tra arte, politica e giustizia sociale. Ha iniziato a insegnare al New York Feminist Art Institute, che ha fornito pari opportunità di istruzione per le artiste. Nel 1980 è stata co-curatrice di una mostra all’A.I.R. Gallery intitolata “Dialettica dell’isolamento: una mostra di artiste del terzo mondo degli Stati Uniti“. La mostra ha messo in mostra il lavoro di diversi artisti e ha fornito uno spazio per le artiste di colore.
Zarina Hashmi è stata parte del movimento Minimalism Art, diventando famosa a livello internazionale per le sue creazioni xilografie e stampe calcografiche che combinano immagini semi-astratte di case e città in cui aveva vissuto. Spesso nei suoi lavori erano contenute iscrizioni in urdu, lingua indoeuropea, ed elementi geometrici ispirati all’arte islamica.
L’arte di Zarina Hashmi continua a vivere nelle collezioni permanenti del San Francisco Museum of Modern Art, del Whitney Museum of American Art, del Solomon R. Guggenheim Museum e del Metropolitan Museum of Art, tra le altre illustri gallerie. L’artista, nata il 16 luglio del 1937, è diventata un simbolo nel mondo dell’arte femminile. È morta il 25 aprile 2020 a Londra a causa delle complicazioni dell’Alzheimer.