accadde…oggi: nel 1918 nasce Maria Aurèlia Capmany i Farnés

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Maria Aurèlia Capmany i Farnés (Barcellona3 agosto 1918 – Barcellona2 ottobre 1991) è stata una scrittrice spagnola. Scrittrice in lingua catalana, oltre che intellettuale, drammaturga e sceneggiatrice, è stata anche una eminente femminista, attivista culturale e antifranchista.

Nipote dell’intellettuale Sebastià Farnés, autore della Paremiología catalana comparada, e figlia di Aureli Capmany i Farrés, folklorista e collaboratore di riviste per bambini, passò la sua giovinezza nella casa di famiglia vicino alla Rambla, a Barcellona. Studiò all’Institut-Escola de la Generalitat e si laureò in Filosofia all’ Università di Barcellona nel dopoguerra.[1]

Fu insegnante durante gli anni ’40 e ’50 all’Istituto Albéniz di Badalona e alla Scuola Isabel di Villena di Barcellona. Lavorò anche come incisore di vetro, lavoro che aveva appreso ai tempi dell’università.[1]

Con il suo primo romanzo Necessitem morir (Dobbiamo morire), pubblicato solo nel 1952, arrivò alla finale del premio Joanot Martorell di 1947, premio che vinse l’anno seguente con El cel non és transparent (Il cielo non è trasparente). Il suo prestigio come narratrice giunse con romanzi come BetúliaIl gust della pols e specialmente Un lloc tra els morts, che vinse il premio premio Sant Jordi nel 1968. Nel 1981 ricevette il Premio Ramon Fuster, conferitole dalla Scuola Ufficiale di Dottori e Laureati in Filosofia, in Lettere e in Scienze della Catalogna, e nel 1983 vinse il Premio Critico Serra d’Or per la letteratura orientata a giovani e bambini con il El malefici de la reina d’Hongria (i malefici della Regina d’Ungheria).[2]

Fu una delle scrittrici catalane più versatili, giacché oltre la narrativa si dedicò alla traduzione; coltivò il teatro, la saggistica e altri generi letterari.

Nel campo della drammaturgia, fondò nel 1959 accanto a Ricard Salvat la Scuola d’Arte Drammatica Adrià Gual. Ricoprì i ruoli di professoressa, attrice e da preside. Oltretutto, presentò opere proprie, come Preguntes i respostes sobre la vida i la mort de Francesc Layret advocat dels obrers de Catalunya (Domande e risposte sulla vita e la morte di Francesc Layret, avvocato dei lavoratori catalani), incentrato sulla figura di Layret, un eminente avvocato per i diritti degli operai della Catalogna che morì assassinato nel 1920.

Come saggista, la Capmany eccelse per le sue opere riguardanti la condizione della donna, specialmente con La dona a Catalunya (La donna in Catalogna: consapevolezza e condizione) del 1966. Nello stesso anno, prese parte alla Caputxinada, un raduno contro le politiche del dittatore Francisco Franco. La scrittrice dedicò numerosi articoli a diversi aspetti della cultura e della società catalana. Si distinsero anche i suoi libri di memorie quali Pedra de toc (1 e 2), Mala memòria, e Això era i no era.

Partecipò ed intervenne al “Míting della Llibertat” (Adunanza della libertà) il 22 giugno 1976 e al processo costituente del Partito Socialista di Catalogna-Congresso nel novembre del 1976.

Fu consigliera e responsabile e degli ambiti di cultura ed editoria nel Comune di Barcellona durante le prime legislature con il Partito dei Socialisti di Catalogna al potere, e membro della Diputación di Barcellona dal 1983 fino a alla sua morte.[1] Fu anche membro dell’Associazione di Scrittori in Lingua Catalana, e presidentessa del Centro Català del Pen Club.

Morì dopo una lunga malattia il 2 ottobre 1991 a Barcellona e fu sepolta nel Cimitero di Collserola