il primo dieci agosto, di Adele Libero

Pieno di peli, nudo e dubitoso,
il primo uomo si schiantò nel cuore
la prima volta ch’ebbe a contemplare
le stelle che sembravano cascare.
Ma Dio voleva che nel ciel d’agosto
aprisse i suoi pensieri l’animale
e percepisse negli istanti, tosto,
la grandezza dell’ambito spaziale.
E lui raccolse l’alito divino,
senza nulla sapere o immaginare,
né la ragione gli sapeva dire
che fosse quella pioggia interstellare.
Però da allora si sentì piccino,
comprese che c’è Dio e che è eterno
e a San Lorenzo il rito si consuma
che ci sentiamo come sulla luna.