Soli tra le stelle, di Elena Biondo, Golem editore 2022, recensione di Daniela Domenici

Splendidamente originale, affascinante, ironico, commovente, con gocce di giallo: questo è “Soli tra le stelle” di Elena Biondo che ho letto in un soffio e che mi è rimasto nel cuore.
Complimenti di vero cuore all’autrice per la magica e perfetta caratterizzazione dei/lle tanti/e protagonisti/e, in primis di Angelina, la straordinaria psicoterapeuta, e poi di suo nipote Davide, figlio di sua sorella Caterina, di cui mi sono perdutamente innamorata, un filosofo nel corpo di un bambino, e ancora di Barbara, una delle pazienti del suo studio, e di suo marito, e poi Pompeo, l’ingegnere informatico, ognuno/a di loro emerge come un unicum: standing ovation!
E bravissima Biondo nell’utilizzare l’escamotage di inserire i pensieri, in stile stream of consciousness, utilizzando un carattere di stampa diverso, che ci aiutano a capire meglio le/i protagoniste/i e le motivazioni delle loro scelte e azioni.
Deliziosa la sottile e dolce ironia che colora la narrazione e perfetto lo stile da romanzo giallo, con un ritmo diverso, più veloce, nei momenti in cui c’è da risolvere una morte e una scomparsa e Angelina si trasformerà in una investigatrice: complimenti!