le donne della casa di pietra, libro due, la rinascita, di Patrizia Ciribè, recensione di Loredana De Vita

Patrizia Ciribé: Le donne della casa di pietra. Libro due: La rinascita

Patrizia Ciribé con il suo nuovo romanzo, “Le donne della casa di pietra. Libro due: La rinascita” (Nulla die, 2023) che fa seguito a “Le donne della casa di pietra. Libro uno: Le origini”, ci offre non solo il seguito e la conclusione di una storia avvincente, ma un quadro sulla modernità e attualità di una problematica culturale di estrema importanza: non solo la relazione tra uomo e donna, ma anche quella tra donna e donna, spesso tacita e controversa.

Nel romanzo ritroviamo tutti i personaggi che hanno costellato il libro uno, ne conosciamo, attraverso le lettere di Sarina, antenata della protagonista Elsa Torre, le vicende e i misfatti, le sofferenze, le vendette, gli accordi silenziosi e le forme di riscatto dalla solitudine e dalla violenza, ma, soprattutto, entriamo nel cuore del cuore della protagonista, nel suo vissuto sconvolgente, nelle conseguenze di quel passato sulla vita del suo quotidiano.

Elsa Torre, bambina già donna e, poi, donna bambina, è un personaggio di una intensità e di una profondità uniche. È una bambina che, come narrato nel Libro uno e approfondito nel Libro due, si ritrova a essere improvvisamente donna, violata, offesa, dimenticata, usata; ma è anche una donna che, una volta liberata, deve fare i conti con il suo passato con il passo claudicante di una bambina che comincia a percorrere i suoi primi passi. Da bambina, si sente colpevole (pur non essendolo) delle violenze subite (il senso di colpa è una delle prime fasi dell’assoggettamento agli uomini violenti, insieme all’isolamento e all’estraniamento da sé e dagli altri); da donna, è folgorata da una iniziale sindrome di Stoccolma che culminerà in ansia, paura, depressione e anche incapacità di relazionarsi con chi si ama. Ho amato particolarmente questo personaggio che nella sua fragilità rivela il potere innocente della resistenza e del riscatto.

Patrizia Ciribé, con intelligenza e proprietà linguistica e letteraria, riesce a cogliere ogni emozione e a porgerla al lettore affinché ne sia consapevole; è capace di ricostruire i legami atavici tra le donne della casa di pietra per liberare ciascuna dal peso della sua colpa e della sua sofferenza. Numerose sono le digressioni, necessarie, per chiarire lo spazio culturale che determina la condizione delle donne del suo romanzo, ma anche di quelle che siamo noi, tutte noi, oggi.

“Le donne della casa di pietra. Libro due: La rinascita” (Nulla die, 2023) e, per chi non lo avesse letto, “Le donne della casa di pietra. Libro uno: Le origini” (https://writingistestifying.com/2022/07/17/patrizia-ciribe-le-donne-della-casa-di-pietra-libro-uno-le-origini/), di Patrizia Ciribé è un romanzo che resta nella mente e nel cuore. Lo suggerisco.