Stella Benson, la cacciatrice di parole, di Francesca Cosentino, Morellini editore 2023, recensione di Daniela Domenici

Semplicemente splendido, avvolgente, affascinante, avvincente, avventuroso e tanto altro ancora: questo è “Stella Benson, la cacciatrice di parole” di Francesca Cosentino, giornalista e scrittrice, che ho letto in un soffio.
Non conoscevo questa scrittrice inglese, morta giovanissima nel dicembre del 1933, ed è stato un vero piacere scoprirla con quest’opera che la descrive in ogni sua più piccola sfaccettatura grazie al perfetto utilizzo di vari punti di vista, quello dell’amico Nigel, della zia Mary, dell’amica Winifred, di Stella stessa e infine di suo marito Sheamas: straordinaria!
I complimenti più calorosi vanno al superbo stile narrativo, ricco, variegato, denso di sinestesie, di abbinamenti che creano una vera sinfonia di parole: standing ovation, Francesca!
E splendide le descrizioni dei tanti luoghi in cui ha vissuto Stella nella sua breve vita, dall’Inghilterra alla California fino alla Cina, l’autrice ha il dono di saperli descrivere con una ricchezza di dettagli così appassionata che sembra di essere lì con lei.
Concludo con due frasi tratte dal libro che danno l’esatta misura di quanto Stella sia stata una infaticabile cacciatrice di parole, come recita il titolo, e, soprattutto, innamorata del silenzio: “c’è uno strano potere nel silenzio, lo stesso piacere che si prova quando la musica finisce. Le parole esistono perché c’è il silenzio, è nell’assenza che le riconosciamo e diventano preziose. Senza silenzio, le parole non avrebbero valore”: concordo!
Grazie per la bellissima recensione, Daniela!
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grazie a te ❤
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