Sono stata nella giungla, di Francesca Piazza, Golem edizioni 2021, recensione di Daniela Domenici

Splendidamente accattivante e divertente, semplicemente vero e reale, questo e tanto altro è il libro “Sono stata nella giungla” di Francesca Piazza che ho amato sin da subito e letto in un soffio.

L’autrice racconta le sue esperienze lavorative, la giungla del titolo appunto in cui è riuscita a sopravvivere, con una straordinaria e deliziosa ironia, la sua cifra distintiva, che regala leggerezza alle tante disavventure che ha vissuto nei suoi sette lavori nonostante la sua laurea magistrale in giurisprudenza: bravissima!

Complimenti di vero cuore per lo stile narrativo semplicemente perfetto e per la divertente caratterizzazione dei/lle tanti personaggi/e che la protagonista incontra e con i/le quali interagisce nei vari luoghi di lavoro, soprattutto nell’ultimo, in banca: standing ovation!

Concludo estrapolando dall’ultimo capitolo una riflessione dell’autrice, sulla scia delle sue esperienze, che è una esortazione ai/lle giovani che entrano nel mondo del lavoro “Noi giovani che entriamo nel mondo del lavoro, oggi, dobbiamo accettare di tutto: i ritmi incalzanti, lo stress e la pressione, le piccole vessazioni, le umiliazioni, i consigli non richiesti. Non dobbiamo lamentarci, non dobbiamo chiedere. Costantemente sotto il ricatto dello stipendio – la maggior parte delle volte oltremodo basso – viviamo con la paura di essere lasciati a casa. E, non di rado, dobbiamo persino passare sopra le molestie. Perché quel lavoro lo dobbiamo avere e, una volta avuto, dobbiamo tenercelo, a tutti i costi. Qualsiasi cosa esso comporti. E chi non riesce a fermarsi prima, è qui che deve farlo: questo modo di ragionare non deve più trovare terreno”: grazie Francesca!