accadde…oggi: nel 1909 nasce Milena Pavlovic Barilli, di Aleksandra Ivic

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Milena Pavlović Barilli fu una pittrice e poetessa serba che lasciò una particolare impronta nell’arte dell’avanguardia europea della prima metà del XX secolo, con una ricchezza di idee, di poeticità e di colori. Aveva una sensibilità delicata e esprimeva tutta la sua anima con dubbi, domande e risposte, sulle sue tele, dando vita a composizioni enigmatiche, attraverso simboli, metafore e visioni. Il suo interesse artistico era di larga scala: disegni, grafica, acquerelli, pitture a tempera e a olio fino a versi e poesie.
Nata il 5 Novembre 1909 a Požarevac, in Serbia, come unica figlia di Danica Pavlović e Bruno Barilli. La madre proveniva da una famiglia di commercianti benestanti, discendente della dinastia reale serba dei Karađorđević. Il padre, Bruno Barilli, proveniva da una nota famiglia artistica di Parma.
Milena trascorse l’infanzia in Serbia, nella casa dei nonni, accudita amorevolmente dalla mamma, mentre trascorse la giovinezza viaggiando per l’Europa, studiando pittura presso prestigiose Accademie di Belle Arti (Monaco di Baviera, Londra, Parigi), grazie al suo straordinario talento e a qualche borsa di studio statale. Il maggior aiuto economico lo ricevette dalla madre e dalla famiglia materna. I rapporti con il padre, dopo la separazione dei genitori, erano quasi inesistenti, per poi essere riallacciati nel momento in cui Milena intraprese il suo cammino artistico e la sua vita in autonomia, stabilendosi a Parigi, la città dell’arte per antonomasia, centro intellettuale ed artistico dell’Europa, dove visse fino al 1939.
In questi anni Milena importerà nei suoi dipinti simboli e concetti appresi a Parigi, soprattutto dall’arte di Giorgio de Chirico. La linea diventò l’elemento dominante dei suoi dipinti, con colori delicati e tenui. Jean Cassou in una sua critica alla mostra di Parigi, di Milena disse che “possiede la chiave dei sogni della pittura”.
Sue esposizioni individuali furono organizzate a Belgrado, Roma, Londra, Parigi, e poi anche a New York e Washington.
Milena si trasferì in America all’inizio della Seconda Guerra mondiale, da sola, per cercare fortuna in quel continente tanto sognato. Ebbe successe anche lì, il suo lavoro ottenne diversi riconoscimenti, collaborò con prestigiose gallerie e con riviste artistiche, facendosi conoscere sempre di più nelle cerchia artistiche. Le illustrazioni realizzate per riviste di moda erano eccezionali e manifestavano lo spirito della sua pittura. A Milena si rivolse anche il compositore Gian Carlo Menotti, chiedendole di disegnare i costumi per il suo balletto “Sebastian”.
La sua arte surrealista era all’avanguardia, mentre il suo talento e la sua dedizione al lavoro le permisero di raggiungere molti obiettivi, ma, purtroppo, morì presto, a soli 36 anni a New York, per problemi cardiaci, alla fine della guerra, il 6 marzo 1945.