Accùra, racconti al profumo di Sicilia scelti da Roberto Mistretta, Mursia editore 2023, recensione di Daniela Domenici

“Accùra”, una parola sicula che ha un sapore antico, di una nonna che lo dice alla nipotina (la sottoscritta…), “abbi cura, mi raccomando”…e il giornalista e scrittore, siculo doc, Roberto Mistretta ha scelto questa splendida, affettuosa esortazione come titolo di questa antologia di “racconti al profumo di Sicilia” immaginati e creati da undici autori (tra i quali il curatore) e quattro autrici i/le quali presentano “delitti e misteri che si dipanano in posti magici dell’isola…luoghi bagnati di luce e di mare, che profumano di zagara e limoni…ma tra queste pagine, però, gli omicidi non hanno consistenza reale, sono assassinii di carta. Delitti inventati per darvi un brivido e intrigarvi…” e magari invogliarvi ad andare a visitare la nostra magica isola.
Sono racconti di una ventina di pagine, in media, ciascuno, si svolgono in tre province in particolare, nel ragusano, nel catanese e nel palermitano ma anche nel nisseno, patria del curatore, hanno, naturalmente, stili assolutamente diversi, chi dal ritmo più veloce e avvincente da thriller, chi è caratterizzato da una lentezza riflessiva, alcuni sono colorati di deliziosa ironia, in tutti aleggia il profumo, inimitabile, della gastronomia sicula da cui sono pervasi. Alcuni racconti hanno dialoghi in dialetto stretto, senza traduzione, in altri, invece, prevale la lingua italiana con “calate” tipiche dell’isola che accarezzano la mente di chi, come la sottoscritta, nonostante viva nel nord ovest è rimasta profondamente legata a quella terra magica…”accùra, nicuzza mia…”.