groviglio di voci, di Loredana De Vita

Tangle of Voices

Non siamo che labili tracce in questo indistinto universo, tracce di un groviglio di pensieri ed emozioni che solo fino a un certo punto possono essere narrate e che noi stessi siamo in grado di riconoscere.
La scrittura stessa, mia beniamina, può rivelare solo in parte la potenza misteriosa e nascosta di quanto si prova nel proprio pensiero e nel cuore in una data circostanza e non in un’altra.
Sono fili che si incontrano, si abbracciano, si incrociano, si ingarbugliano, qualche volta si respingono anche, per formare il tessuto instabile del nostro quotidiano.
Una cosa sola è certa ed è il filo che deve essere tessito, affinché nulla resti in sospeso del significato che si vuole dare al proprio percorso e al quale bisogna restare fedeli per non perdersi e arrancare in una vita che non desideriamo scegliere.
Talvolta, flebile e lamentosa può essere la nostra voce, ma non bisogna privarla del tempo di narrarsi, poiché anche suo è un tratto di quel filo complicato che sembra voler deviare dalla sua rotta, ma che per certo ha una sua destinazione.
Come trama e ordito di diversi tessuti sovrapposti si dipana l’incrocio dei nostri pensieri, diversi i colori e lo spessore che compongono la trina delicata di ciascuna vita, eppure, di nessuna si può fare a meno, poichè ciascuna fa la sua parte nella composizione di questa immensa opera d’arte che è la vita.
Ogni traccia è un segno, anche quando non rivela di sé ogni cosa; ogni traccia è una direzione con una sua traiettoria precisa, poiché, infatti, nulla è per caso e ogni cosa è conseguenza e risultato.
Percorro, così, ogni passo del mio cammino come fosse il primo e non l’ultimo, cerco di lasciare un segno del mio passaggio, una scia che qualcuno potrebbe scegliere di seguire per ricongiungerci nel per sempre che tutti accoglie e che di ciascuno ascolta e discerne la voce.
Se esisto è perché c’è una traccia, un’orma che seguo e che ho fatto mia. Se esisto è perché ogni cosa, nel bene e nel male, è un segno e ciascuna cosa ha il dono di una voce più forte che non solo parla ma che sa ascoltare, anzi, se parla è perché sa ascoltare.