Come lupo nella pioggia, di Maria Antonietta Macciocu ed Ernesto Torta, Golem edizioni 2023, recensione di Daniela Domenici

Uno dei gialli più splendidi che abbia letto (e chi mi segue da tempo sa che non sono pochi…) questo scritto a due mani da Maria Antonietta Macciocu e da Ernesto Torta, che ho letto in un soffio e di cui vi voglio parlare.
Meritano i primi complimenti per come hanno reso Jesi una superba coprotagonista, con i suoi paesaggi, le sue strade, i suoi monumenti, i suoi cibi tipici, è uno struggente inno d’amore per questa città: bravissima/o!
E semplicemente perfetta la caratterizzazione dei principali protagonisti, l’assessore Walter e sua moglie Marta, il giornalista Gianni e l’avvocata Loretta, entrambi caparbiamente coraggiosi e instancabili, ognuno a suo modo, nel cercare le prove per incastrare chi abbia ucciso Rose e Abdul; complimenti per aver trattato la tematica delle diverse etnie presenti a Jesi ma anche in molte altre città d’Italia, in particolare il campo del popolo sinto che ha un ruolo importante nella storia; standing ovation!
Delizioso l’escamotage, un po’ autoreferenziale e molto autoironico, di inserire un personaggio teatrale che recita poesie e che ha un nome che richiama il coautore: Erni Pizza. Non so se Macciocu o Torta, o entrambi, siano dei melomani ma la storia è intrisa di musica sin dalla prime pagine e i titoli dei vari capitoli sono tratti dal libretto del Trovatore di Verdi. Complimenti!