Lady Madonna, di Rosalia Catapano, recensione di Loredana De Vita

“Lady Madonna” (Homo Scrivens, 2023) è un romanzo di Rosalia Catapano che coinvolge dalla prima all’ultima parola non solo nella narrazione in sé, ma nella conoscenza dei personaggi, nei punti di forza e di debolezza che appartengono a ciascuno come individuo e come società.
L’autrice guida il lettore con intelligenza e ironia trasformando lo stesso narratore onnisciente, che coincide con la scrittrice, in una sorta di personaggio di cui si ha bisogno non solo per seguire gli eventi narrati, ma per spezzare il ritmo incalzante della vita dei protagonisti che coinvolge e trascina nella storia personale di ciascuno fino a sentirsene parte, nonostante ciascuna vita narrata rappresenti un unicum diverso e differente. È un narratore che commenta, anticipa, frena, si lascia coinvolgere, ma che, alla fine, si mostra stupito della piega presa dalla storia, dalla scelta di uno dei personaggi e sembra arrendersi, ma solo apparentemente, di fronte alle infinite scelte possibili che un personaggio può fare, così tante da dover frenare la fantasia e lasciare che la propria creatura, il personaggio, viva di vita propria.
Le storie personali dei protagonisti, Horacio Montoya, Jorge Maria Delgado, Carlito Carreño, Paloma Zambrano, Blanca Ortega hanno qualcosa in comune, il dolore della solitudine, ma, ciascuno a modo proprio custodisce il proprio dolore e se ne riscatta con un atto di amore e, se non vi riesce, si abbandona al disfacimento del proprio esistere rendendo il segreto ancora più assoluto.
Un altro personaggio non fisico ma assolutamente preponderante è proprio il “Lady Madonna” da cui il titolo del romanzo. Si tratta, in principio, di un locale notturno dove originalità e accoglienza sono il segno del riconoscimento di sé e dell’altro per quello che è, senza giudizi, senza prevaricazioni. Successivamente, come si assiste a un’evoluzione dei personaggi, così è possibile partecipare all’evoluzione dello stesso “Lady Madonna” che sembra seguire il ritmo della vita e delle esigenze e degli umori dei diversi protagonisti che ne mutano l’utilizzo senza mai modificarne il nome che finisce con l’assumere significati diversi, ma sempre pregni di vita e di verità.
Tanto si potrebbe dire della storia, ma, come sempre, non narro le trame affinché queste siano scoperta per il lettore che invito a immergersi in questo romanzo di Rosalia Catapano perché sono certa che ciascuno possa uscire arricchito dalla lettura.
I personaggi, anche grazie all’uso di flash back, sono ben evidenziati per la loro storia personale e non importa se le condizioni sociali siano diverse, se diverso sia il grado morale cui ciascuno riesce a pervenire nello sviluppo degli eventi, poiché ciò che conta davvero è la capacità individuale di scoprire risorse nella propria storia personale anche se non sempre queste vengono sfruttate per conseguire il bene.
Si narra di amore omosessuale, ma la narrazione è così ben costruita e priva di pregiudizio che solo ora mi sono accorta di non avervi fatto riferimento, non è questo ciò che conta, conta solo la capacità di amare e di fare dell’amore una forma di risarcimento contro le avversità del passato. Non tutti ci riescono, ma chi lo fa ha certamente raggiunto la meta della propria libertà.
“Lady Madonna” (Homo Scrivens, 2023) di Rosalia Catapano è un romanzo che si fa amare.