Italo Calvino e Sanremo, di Laura Guglielmi, Il Canneto editore 2023, recensione di Daniela Domenici

Sono appena riemersa dalla struggente magia di questo libro di Laura Guglielmi, giornalista e scrittrice ligure, che ho letto in un soffio e che mi ha emozionato e arricchito per questa sua “ricerca di una città scomparsa”, Sanremo, che è la città natale di Italo Calvino oltre che dell’autrice che della vastissima produzione letteraria nonché della straordinaria biografia intrisa di impegno politico di Calvino è, da anni, la più profonda conoscitrice.
Dato che parliamo di una città scomparsa inizio a estrapolare uno dei tanti paragrafi che vorrei citare e che è tratto da “Le città invisibili” “le città sono un insieme di tante cose, di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio, le città sono luoghi di scambio…m questi scambi non sono soltanto di merci. Sono scambi di parole, di desideri, di ricordi. Il mio libro s’apre e si chiude su immagini di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici”; e Laura Guglielmi è andata alla ricerca dei tanti luoghi in cui ha vissuto Calvino, partendo da Sanremo ma non da quella che tutti conoscono, quella del litorale turistico, del casinò o del teatro Ariston, bensì quella dell’entroterra, per ripercorrere il suo legame con la campagna e le montagne delle Alpi Liguri come scrive nel “Sentiero dei nidi di ragno”: “il mio paesaggio era qualcosa di gelosamente mio” e Guglielmi aggiunge “E’ da qui che nasce la spinta alla scrittura di Italo Calvino, nell’entroterra dove ha vissuto nascosto e braccato nei suoi mesi da partigiano”.
E Guglielmi dedica i suoi appassionati e dettagliati capitoli all’impegno politico di Calvino prima come partigiano e poi nel partito comunista da cui si è allontanato, al suo straordinario background familiare con il padre Mario, agronomo, e la madre Eva Mameli, studiosa e scienziata, al suo amore per la città di New York, passando per Torino e Roma, al suo buen retiro finale a Castiglione della Pescaia dov’è morto nel 1985 e dov’è sepolto insieme alla moglie Chiquita Esther: grazie di vero cuore, Laura, porterò con me questo tuo splendido libro quando andrò a visitare Sanremo sulle tracce di Italo Calvino.