La zingara di Montepulciano, di Paolo Ciampi, Bottega Errante edizioni 2023, recensione di Daniela Domenici

È tornato a “trovarmi” Paolo Ciampi, straordinario e prolifico scrittore e giornalista fiorentino, di cui ho già recensito due libri
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Questa sua opera che ha come sottotitolo “viaggio nella Toscana delle leggende” è, ancora una volta, una narrazione densa di poesia allo stato puro che mi ha ammaliato, emozionato e commosso dalla prima storia fino all’ultima sia per l’amore per la Toscana (che conosce in dettaglio) che per la splendida ironia che caratterizza il suo narrare che, ancora, per il suo essere un pellegrino sempre in cerca di luoghi intrisi di spiritualità.
Cito dalla sua introduzione “Io però lo so che la mia (e anche la mia, NdR) Toscana è generosa di storie. Di leggende piuttosto che di fiabe, direi, dato che il toscano è in genere tipo concreto, ha bisogno di respirare l’aria dei posti, di tenere i piedi per terra. Non si accontenta del c’era una volta, piuttosto puntualizza: a quel tempo. Vuole sapere se è lì, proprio lì e non là, che è successo” e aggiunge “è questa la mia Toscana: un’esagerazione di posti che ancora hanno di che raccontarci…anche senza un camino, piuttosto grazie a un cammino. Basta mettersi in viaggio. Basta saper ascoltare: perché in Toscana capiti che parli anche un sasso” e Ciampi fa parlare non solo i sassi ma tanti altri luoghi, celebri e meno, della Toscana suddividendo le storie non esattamente per province ma per zone. E quindi narra alcune magiche leggende di Pistoia, Prato, Lucca, Apuane e Lunigiana, Pisa, Livorno, la Maremma, l’Amiata, Siena, Arezzo, Casentino e Mugello e conclude, naturalmente, con Firenze e dintorni: grazie, Paolo, da una tua ex concittadina che ha la Toscana ancora nel cuore!