Passi di morte, di Maria Masella, Fratelli Frilli editori 2024, recensione di Daniela Domenici

Ho letteralmente divorato le sue 300 pagine in meno di quarantotto ore; Masella non mi stanca mai ma, soprattutto, non mi delude mai nonostante abbia letto e recensito una buona parte della sua straordinaria produzione, sia i libri che hanno l’ex ispettore Teresa Maritano come protagonista che quelli con il commissario Antonio Mariani

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ho avuto il piacere e l’onore di presentare Maria Masella in due occasioni, tra due settimane accadrà di nuovo e spero che sarà presente tutto il pubblico che merita sia per la sua bravura come scrittrice che per la sua capacità di essere un’ironica affabulatrice.

In questa sua opera più recente Antonio Mariani, sempre con la fattiva e preziosa collaborazione dell’ispettore Lorenza Petri e di un nuovo agente aggiunto, si troverà a dover risolvere una serie di omicidi che, all’apparenza, non sembrano aver alcun collegamento e a capire il motivo di un suicidio. Nel frattempo vive un doloroso momento di standby con l’amatissima moglie Francesca, detta Fran, e anche Lorenza, in parallelo, con il PM Nazareni; le due situazioni si evolveranno con epiloghi diversi ma non vi anticipo, naturalmente, quali; standing ovation!

Genova è sempre la superba coprotagonista delle storie che Masella crea, in questo libro forse ancora di più; lo stile narrativo di Masella è sempre quello che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, questa volta, forse, meno stringato e sintetico e con più caratterizzazioni perfette dei/lle tanti/e protagonisti/e: bravissima!