gentilezza, di Sylvia Plath

Gentilezza s’insinua nella mia casa,
signora Gentilezza, è così premurosa!
Le pietre azzurre e rosse dei suoi anelli mandano vapori
alle finestre, gli specchi
si saturano di sorrisi.

Cosa più è vero del pianto di un bambino?
Il grido del coniglio sarà forse più spaventato ma è senza anima.
Lo zucchero cura ogni cosa, così dice Gentilezza.
Zucchero è un fluido necessario
i suoi cristalli una sorta di cataplasma.

O Gentilezza, Gentilezza
Che lievemente raccogli i pezzi!
Le mie sete giapponesi, farfalle disperate
possono essere infilzate quando vuoi, anestetizzate.

Ed ecco arrivi con una tazza di thè
tra spire di vapore.
Lo zampillo di sangue è poesia
non c’è modo di arrestarlo.
E mi porgi due figli, due rose.

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Kindness glides about my house.
Dame Kindness, she is so nice!
The blue and red jewels of her rings smoke
In the windows, the mirrors
Are filling with smiles.What is so real as the cry of a child?
A rabbit’s cry may be wilder
But it has no soul.
Sugar can cure everything, so Kindness says.
Sugar is a necessary fluid,Its crystals a little poultice.
O kindness, kindness
Sweetly picking up pieces!
My Japanese silks, desperate butterflies,
May be pinned any minute, anesthetized.And here you come, with a cup of tea
Wreathed in steam.
The blood jet is poetry,
There is no stopping it.
You hand me two children, two roses.

Sylvia Plath, di Antonella Grandicelli, Morellini editore, recensione di Daniela Domenici