volevo un gatto nero, di Armando Soricillo, Francesco Pagano, Francesco Saverio Maresca, Zecchino d’Oro 1969, per la giornata del gatto nero

La la la la la la la laUn coccodrillo veroUn vero alligatoreTi ho detto che l’avevoE l’avrei dato a teMa i patti erano chiariUn coccodrillo a teE tu dovevi dareUn gatto nero a me
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Volevo un gatto nero, nero, neroMi hai dato un gatto biancoEd io non ci sto piùVolevo un gatto nero, nero, neroSiccome sei un bugiardoCon te non gioco più (la la la la la la la la)
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Non era una giraffaDi plastica o di stoffaMa una in carne ed ossaE l’avrei data a teMa i patti erano chiariUna giraffa a teE tu dovevi dareUn gatto nero a me
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Volevo un gatto nero, nero, neroMi hai dato un gatto biancoEd io non ci sto piùVolevo un gatto nero, nero, neroSiccome sei un bugiardoCon te non gioco più (la la la la la la la la)
Un elefante indianoCon tutto il baldacchinoL’avevo nel giardinoE l’avrei dato a teMa i patti erano chiariUn elefante a teE tu dovevi dareUn gatto nero a me
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Volevo un gatto nero, nero, neroMi hai dato un gatto biancoEd io non ci sto piùVolevo un gatto nero, nero, neroSiccome sei un bugiardoCon te non gioco più (la la la la la la la)
I patti erano chiariL’intero zoo per teE tu dovevi dareUn gatto nero a me
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Volevo un gatto nero, nero, neroInvece è un gatto biancoQuello che hai dato a meVolevo un gatto neroMa insomma nero o biancoIl gatto me lo tengoE non do niente a teLa la la la la la la la