Il castagno dei cento cavalli, di Cristina Cassar Scalia, Einaudi 2024, recensione di Daniela Domenici

Credo di aver battuto ogni mio precedente record di lettura perchè ho letteralmente divorato, in una straordinaria apnea emotiva, in meno di 48 ore, le 300 pagine di questo nuovo splendido romanzo di Cristina Cassar Scalia, medica e scrittrice siciliana, della quale ho già recensito due libri precedenti

https://danielaedintorni.com/?s=cristina+cassar+scalia

Ancora una volta Vanina Guarrasi, vice ispettore alla Mobile di Catania ma con il cuore sempre a Palermo, si trova tra le mani un omicidio efferato avvenuto ai piedi del Castagno dei Cento Cavalli, alle pendici dell’Etna, e un altro, molto simile, che troveremo solo alla fine della storia. Grazie all’affiatamento e alla professionalità della sua squadra, alla collaborazione dell’ex commissario Patanè, dell’anatomopatologo e amico Adriano, dei due PM Vassalli e Recupero, al suo fiuto e alla sua caparbietà riuscirà a risalire, attraverso percorsi mentali alquanto tortuosi, alle motivazioni che hanno portato la persona colpevole dei due omicidi, che si rivelerà solo nelle ultime pagine, a commetterli: standing ovation!

I complimenti più calorosi vanno alla “sicilianità” di cui è intrisa ogni pagina del romanzo che ha fatto sorridere e commuovere la mia anima sicula, quella che ha vissuto nei luoghi descritti, che ha assaggiato quei cibi e ha ascoltato e parlato quel dialetto nei trentacinque anni trascorsi là: grazie!