Gemmadora, di Paola Gula, Golem edizioni 2024, recensione di Daniela Domenici

Ho battuto un altro mio record di biblio-recensora, ho divorato le 300 pagine di questo splendido romanzo fantasy di Paola Gula in meno di 48 ore, ne sono appena riemersa e ve ne voglio parlare.
Ho “incontrato” per la prima volta Gula qualche mese fa con il suo “I mondi di Zara”
e ancora una volta è riuscita ad ammaliarmi, lasciandomi in un’apnea emotiva ininterrotta, con questa storia, ambientata in un piccolissimo paese delle Langhe, Paroldo, 186 abitanti, in provincia di Cuneo, e che tratta il tema delle Masche, le streghe nel folklore piemontese. Semplicemente superlativa la trama immaginata, densa di mistero e fiabe, di amore per le tradizioni, per il paesaggio circostante e per i suoi abitanti, dal ritmo veloce e avvincente come un giallo: standing ovation!
Perfetta la caratterizzazione di Gemmadora, la straordinaria protagonista, e delle/i tantissime/i persone che incontrerà alla Cascina della Signora, dove si svolge tutta la vicenda, soprattutto Adalgisa e Brenno con Matteo e Teresa, che saranno fondamentali, ognuno/a a modo proprio, nel suo percorso di nuova consapevolezza e crescita interiore: bravissima!
Vi invito a immergervi nella magia di “Gemmadora”…