Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi, di Francesca Mannocchi, recensione di Loredana De Vita

Francesca Mannocchi: Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi”
Il libro di Francesca Mannocchi “Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi” (De Agostini, 2024) è un manuale di conoscenza e approfondimento rivolto ai ragazzi, ma dal quale, in realtà, anche gli adulti possono trovare utili informazioni sulla storia e le dinamiche politiche e culturali che ancora sottendono le divisioni e gli odi attuali tra Israele e Palestina.
Corredato da schede di approfondimento e testimonianze concrete sia dalla parte palestinese che da quella israeliana, leggendo questo volume è possibile comprendere l’origine storica dei dissidi e le ragioni dello sconforto e del persistente dolore che accompagna la vita di questi due popoli che non riescono a immaginarsi assieme e neanche in due stati diversi. Dissidi e ragioni ben precedenti la violenza del 7 ottobre 2023.
Senza giudizio e schieramento, l’autrice, giornalista e scrittrice che ha vissuto dall’interno i fatti di cui narra, cerca di far comprendere le ragioni degli uni e degli altri e le testimonianze, da una parte e dall’altra, finiscono col superare la naturale emotività personale del lettore per renderlo consapevole della necessità di costruire legami di pace che tengano sullo stesso piano le motivazioni degli uni e degli altri, la voce degli uni e degli altri, l’imperativo per gli uni e per gli altri, di non dividersi per seminare odio fin dalla più tenera età quanto, invece, di istaurare vincoli di conoscenza e consapevolezza reciproca.
Il linguaggio è molto semplice, ma non povero e suggerisce la necessità di approfondire il tema anche oltre le schede e le mappe corredate affinché ciascuno diventi consapevole delle due culture prima di spingersi a giudizi e pregiudizi che dividono ancora di più invece di unire.
Francesca Mannocchi “Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi” (De Agostini, 2024) è un libro che si legge facilmente, insegna tanto e aiuta a essere parte di un processo di pace che può avvenire solo attraverso la conoscenza e la coscienza di tutte le parti.