Lorem ipsum dolor, di Valentina Belgrado, recensione di Loredana De Vita

Valentina Belgrado: Lorem ipsum dolor

“Lorem ipsum dolor” (Ensemble, 2024) è una raccolta di poesie di Valentina Belgrado in cui il tema del dolore è trattato in tutte le sue possibili sfumature, dal dolore fisico a quello emotivo, dal dolore proprio al dolore dell’altro, dal dolore personale a quello sociale a quello umano.
Il dolore, infatti, qualsiasi ne siano le cause, ci rende tutti uguali, tutti ugualmente sensibili, tutti inevitabilmente bisognosi della presenza dell’altro che aspettiamo e desideriamo come un carapace protetto dal suo scudo che, in realtà, è un luogo in cui “mi ci sono incuneata/per far posto al tuo rientro” (“Carapace coniugale”) verseggia la Belgrado.
Il dolore è tutto, fuori e dentro di noi, non perché lo inseguiamo, ma perché è parte del nostro essere ed esistere. A questo proposito è mirabile la scelta del titolo alla raccolta e anche lungimirante, intrigante, in qualche modo accattivante.
“Lorem ipsum dolor” è noto come “segnaposto”, cioè parole senza alcun senso specifico che i tipografi (e anche lo stile della pagina sui programmi di scrittura) usano come prove grafiche, eppure, queste parole appartengono, sebbene prese a caso, al “De finibus malorum et bonorum” (“Sui confini del bene e del male) di Cicerone. Alcune parole sono troncate, per esempio in latino “lorem” non esiste, ma corrisponde al “dolorem” cui si fa riferimento nei paragrafi 32 e 33 dello stesso scritto dove Cicerone afferma “non c’è nessuno che ami, insegua, voglia raggiungere il dolore in se stesso, (…)”, eppure il dolore esiste e con esso bisogna confrontarsi senza cedere.
Già in altri suoi testi poetici Valentina Belgrado ha affrontato il tema del dolore, ma in questa raccolta sembra aver raggiunto una maturità e una consapevolezza superiori soffermandosi non solo sul dolore fisico, ma su quello emotivo al quale è più difficile sottrarsi perché parte interiore di sé e, in quanto tale, imprescindibile.
“Fa male essersi persi prima del tramonto/quando ancora era possibile partire/chiamare/salutare”, scrive la Belgrado in una delle sue poesie (“Ghrub”) sottolineando l’importanza dei piccoli gesti che spesso sfuggono alla comprensione del senso, ma che, invece, sono il segno assoluto della presenza e dello starsi accanto.
“Lorem ipsum dolor” (Ensemble, 2024) di Valentina Belgrado è un libro che fa riflettere su quanto l’uso delle parole possa esprimere in versi tante verità e dare voce a tanti silenzi.