accadde…oggi: nel 1932 nasce Giulia Daneo Lorimer, di Daniela Domenici

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“Quello che scrive Giulia ha un po’ la forma del ricordo, un po’ del racconto ma è anche autobiografia, è anche favola. Ricordi che sembrano favole, favole che raccontano di storie vere. Giulia in giro per il mondo oppure nella sua casa ad accogliere e nutrire il mondo. Nella sua stanza dove la vita risuona…”: queste parole tratte dalla bella prefazione di Teresa Domenici che ha arricchito questa raccolta anche di un’avvincente e affettuosa postfazione ci danno un’idea della bellezza di questi 39 racconti che Giulia Daneo Lorimer, che ci ha lasciato l’anno scorso, ha scritto nel corso di una vita intensa e alquanto particolare.
Un nonno francese, una nonna del Costarica, una madre americana, un padre piemontese, Giulia nasce in Svizzera, passa l’infanzia in Bulgaria, trova poi marito negli Stati Uniti e, tornata in Italia, “colleziona” undici figli. Per anni la sua casa vicino a Firenze è stata il punto d’incontro di musicisti/e, poeti/e e artisti/e provenienti da ogni parte del mondo ed è in questo clima che nascono i “Whisky Trail”, il gruppo di musica irlandese con cui Giulia ha cantato e suonato e con i quali ha pubblicato undici dischi.
Da una vita così particolare nascono questi racconti che affascinano come fiabe e che fanno sorridere e riflettere come quando Giulia scrive “questa mattina la matassa di pensieri si scioglie e una lunga treccia morbida si allarga sul mio grembo. Li pettino i pensieri: chiamandoli via via con un nome mi aiutano a passare il tempo…” o ancora “…credo che la vita sia un immenso gioco dell’oca. Tiri i dadi e vai avanti al casello che ti tocca. C’è un bel disegno e te lo godi, a volte ti fermi per alcuni turni oppure tiri i dadi e devi tornare indietro, ricominci da un punto diverso e le cose le vedi da un’angolatura diversa. A volte il casello di arrivo è brutto, contiene istruzioni minacciose, dolorose, ma non sono mai definitive e questa è la cosa consolante del gioco dell’oca. Dolore, gioia, indifferenza, c’è di tutto ma basta sopravvivere e il gioco continua fino alla fine…”: straordinaria Giulia e grazie a Teresa Domenici che ce l’ha “regalata” con questa raccolta.