I delitti della Vergine, di Daniela Alibrandi, Morellini editore 2025, recensione di Daniela Domenici

Sono appena riemersa da questo splendido romanzo giallo della scrittrice Daniela Alibrandi della quale solo pochi giorni fa ho recensito il precedente, “I delitti del Mugnone”, ambientato tra Firenze e Fiesole

I delitti del Mugnone, di Daniela Alibrandi, Morellini editore 2024, recensione di Daniela Domenici

Alibrandi si è superata, ho letteralmente divorato in un soffio questa sua nuova opera che ha sempre come protagonista il commissario Rosco che è riuscito a tornare a lavorare a Roma dopo la parentesi fiorentina e che si trova a dover risolvere una serie di efferati omicidi di giovani ragazze. Per farsi aiutare fa rientrare a Roma da Napoli l’ispettrice Gisella Porzi con la l’aiuto prezioso della quale ha risolto casi precedenti.

Affascinante l’ambientazione che Alibrandi ha scelto per questo romanzo, i sotterranei della Fontana di Trevi, di cui fornisce ampie descrizioni che inserisce nei dialoghi con alcuni esperti del settore.

Perfetto lo stile narrativo, avvincente, avvolgente e super veloce, quasi mozzafiato come le azioni che vengono descritte, al cardiopalmo, si rimane in un’apnea emotiva fino all’ultima pagina: standing ovation!

E complimenti per la caratterizzazione psicologica dei/lle principali co-protagonisti/e, dalla moglie Marilena alla nuova giovane agente Licia, dall’anatomopatologo a tutto lo staff del commissario, ognuno/a di loro fa emozionare, talvolta sorridere, spesso commuovere: bravissima!