Io quella volta lì avevo 25 anni, con Francesco Centorame, al teatro Eden di Viareggio, recensione di Daniela Domenici

Al teatro Eden quarta e ultima serata della terza edizione de “Il luogo del pensiero”, il festival che Viareggio dedica a Giorgio Gaber, con “Quella volta lì avevo 25 anni”, l’ultimo testo scritto da Gaber e Sandro Luporini nel 2000 e mai rappresentato, con il quale esplorano e raccontano la storia recente dell’Italia dal dopoguerra, dal 1940 e, nei decenni seguenti, fino al 2000 immaginando di avere sempre 25 anni.

Questo monologo è stato portato sul palcoscenico da Francesco Centorame a cui vanno i complimenti più calorosi e meritati per la straordinaria classe attoriale, un vero talento, con cui ha saputo dar vita alle riflessioni, sempre pungenti, attente e illuminate dei due autori; insieme a lui la pianista Laura Baldassarre che oltre a suonare ha fatto da perfetto controcanto a Centorame.

Il fil rouge del monologo è Maria, la compagna del protagonista sempre venticinquenne, che ha fatto risuonare nella mente e nel cuore di una gaberiana come la sottoscritta la sua celebre “Chiedo scusa se parlo di Maria”: grazie!