Se cadi, rialzati, di Santiago Pumarola, traduzione di Laura Mongiardo, Mòn edizioni 2025, recensione di Daniela Domenici

Sono appena riemersa da quest’opera di Santiago Pumarola, regista e scrittore, magicamente tradotto da Laura Mongiardo, il cui sottotitolo ci dà già un’idea delle tematiche affrontate: “inizia a chiamare SUCCESSO i fallimenti da cui hai imparato qualcosa”; e anche la dedica è un invito per tutti/e noi che ci apprestiamo a leggerlo a rialzarci dopo ogni fallimento “A tutti coloro che perseverano e persistono e, anche se hanno toccato il fondo, si sono sempre rialzati”: grazie!
Pumarola alterna capitoli della sua vera biografia lavorativa e artistica con suggerimenti su come gestire i vari fallimenti che ci possono capitare per trasformarli in successi. Estrapolo alcuni paragrafi che mi trovano concorde da una pagina alla fine del libro “Se sai cosa vuoi, se insisti, resisti, lavori, ti adatti alle nuove esigenze e sei costante, otterrai sempre dei risultati. La vita – o la Provvidenza o chi per essa – è generosa. Per questo motivo, ciò che ti sottrae a un certo punto poi finisce per restituirtelo e ottieni una ricompensa per quel che fai. Ciò che la vita, la Provvidenza, Dio ecc. desidera è che resti vivo e credi in te stesso. Che tu agisca. Che abbia aspirazioni. Che sogni e che tu faccia la tua parte per ottenere ciò che cerchi, provando sempre a divertirti nel frattempo. Qualsiasi cosa tu faccia, qualsiasi cosa aspiri a fare, abbi fiducia in te stesso e nelle circostanze e credici. La maggior parte di coloro che ti circondano ti darà più smentite che conferme, ma non farti condizionare. Rimani fedele ai tuoi ideali e alle tue convinzioni”: bravissimo!
Complimenti all’autore per l’autoironia con cui descrive i vari momenti “no” della sua vita che lo hanno spinto a eccellere in altri campi; e a questo proposito inserisce, a conclusione di questo suo delizioso libro, delle brevi biografie di alcuni/e personaggi/e celebri che ce l’hanno fatta dopo un fallimento, da Disney ad Einstein, da Spielberg a Churchill, da Oprah Winfrey a Joanne Rowling: standing ovation!