accadde…oggi: nel 1926 nasce Eliana Giorli La Rosa

Eliana Giorli La Rosa: una vita per la Libertà!

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GIORLI Eliana nata a Poggibonsi (Siena) il 6 ottobre 1926, durante la Resistenza fu staffetta partigiana e componente del GDD (Gruppi di Difesa delle Donne). Agli inizi degli anni 50 fu inviata dal Pci, partito dove militava, a Milazzo a sostegno della struttura politica locale.

GDD (Gruppi di Difesa delle Donne)
Qui vi incontra Tindaro La Rosa, avvocato, dirigente del Pci e successivamente vicesindaco di Milazzo. Poco tempo dopo ne diventa la moglie. La Rosa è impegnato direttamente nella guida delle lotte contadine dell’area del milazzese, in una fase storica caratterizzata dallo sfruttamento più brutale e dalle miserrime condizioni di vita dei lavoratori in agricoltura.
Eliana Giorli fu organizzatrice, assieme al marito, delle lotte delle gelsominaie.
Già dagli anni 30 del novecento la piana del milazzese era caratterizzata da enormi distese di gelsomini. Per vari decenni lavorarono oltre duemila donne. Poi, alla fine degli anni 70, l’attività si concluse; nel frattempo era stata costruita la grande raffineria chimica a ridosso di Milazzo.
Fu quello delle gelsominaie un’attività – esclusivamente di donne, dato le dimensioni delle mani – caratterizzata da condizioni lavorative di grandissimo disagio e sfruttamento. Molte volte venivano utilizzate ragazzine. Il gelsomino rappresentava la materia prima per la produzione di molti profumi, in particolare era molto consistente l’esportazione in Francia. Il lavoro si svolgeva nel periodo estivo e autunnale. Spesso le donne si portavano i bambini nei campi di raccolta, dentro delle ceste. Per il mantenimento della fragranza e dell’interezza dei gelsomini si iniziava nel cuore della notte, a partire dalle due, si restava in attività fino a quando il sole non iniziava a diventare caldo. Venivano ingaggiate dai “caporali” nei luoghi di riferimento. Lavoravano scalze, sempre curve, immerse negli acquitrini e nell’umidità. Le lavoratrici venivano pagate in funzione del peso raccolto, l’unità di base era il kilogrammo.
Poi, a partire dal 1946, si ruppe il silenzio, i ricatti, lo schiavismo. Iniziarono le rivendicazioni e intense lotte sindacali con molti scioperi. Durarono diversi anni, arrivarono anche le repressioni. Fu in questa fase che iniziò il diretto impegno operativo organizzativo, sui campi di raccolta e nelle case, di Eliana Giorli. Molte donne divennero volano di riferimento nell’aggregazione collettiva. Si conquistarono migliori condizioni di lavoro e di salario. Rivendicarono, ottenendole, stivali, grembiuli, cesoie, paghe più alte, abbassamento dell’orario lavorativo, riconoscimento dei contributi previdenziali, diritto alla disoccupazione.

Nel 2016 da parte del Comune di Milazzo è stata insignita di benemerenza civile. Nel 2018, all’età di novantuno anni è stata eletta consigliere comunale a Monforte San Giorgio – provincia di Messina -, con 51 voti di preferenza. Un paese di 2733 abitanti, sito a 260 metri di altezza, ai piedi dei monti Peloritani.
La sua, parimenti a tante altre donne nate e forgiatosi nel corso del Novecento durante la fase più tragica del nostro recente comune percorso: gli anni terribili della guerra e della dittatura fascista, è la storia di Chi non si è mai arresa alle sopraffazioni e alle violenze. Mai doma, è sempre stata in prima fila nelle lotte, prima per la Liberazione d’Italia dal nazifascismo, poi nelle battaglie sindacali, quella più dure, a fianco dei contadini, dei braccianti, delle donne lavoratrici. (Informazioni da Anpi Palermo).
Eliana Giorli La Rosa è morta a Taormina (Me) il 22 febbraio 2020, all’età di 93 anni. Nello stesso anno il 30 luglio è stata a lei intitolata la nascente sezione comunale Anpi di Milazzo.