Nicaredda, di Marcella Formenti, Morellini editore 2025, recensione di Daniela Domenici

È tornata a “trovarmi” la scrittrice Marcella Formenti, che avevo già avuto modo di apprezzare e recensire un anno e mezzo fa con il suo “La romanziera”
in questa sua nuova opera, che è un sequel della precedente perché è ambientata nello stesso periodo storico, nel 1949, il protagonista è sempre Rosario Granata che è stato mandato al confino, in una sorta di esilio, a Lampedusa e al suo posto a Palermo è stato promosso Mario Lombardo, il suo vice; si ritroveranno a lavorare insieme per risolvere il mistero degli omicidi, apparentemente inspiegabili, che avvengono sull’isola.
Valgono gli stessi complimenti della mia prima recensione per la perfetta caratterizzazione dei/lle tanti/e coprotagonisti/e, in primis di Nicaredda e di Granata e poi, in particolare, dei componenti del circo Togni che è costretto a fare una sosta sull’isola durante una tempesta mentre è diretto verso l’Africa; ancora una volta bravissima nell’uso della lingua siciliana, spesso senza traduzione, e nell’attenzione ai dettagli storici sugli usi e costumi, sul cibo, sull’abbigliamento e tanto altro a Lampedusa in quegli anni: complimenti!