dedicato da Daniela: DONNE dirompenti, diligenti, dialettiche da descrivere, da dipingere … DONNE diuturnamente dimenticate dolorosamente derise, dileggiate, disconosciute drasticamente demolite, danneggiate…distrutte
Riapre a Firenze il Museo della Moda e del Costume Lo scorso dicembre, dopo tre anni di chiusura per lavori e restauri, si sono riaperte dodici sale del Museo della Moda e del… Continua a leggere
https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Emma_Alaimo https://ilcalendariodelledonne.wordpress.com/ Maria Emma Alaimo (Aragona, 8 gennaio 1906 – Palermo, 12 giugno 1997) è stata una bibliotecaria e saggista italiana, prima donna a dirigere una biblioteca pubblica in Sicilia. La sua famiglia si stabilisce a Palermo nel 1914, dove frequenta le scuole. Dopo… Continua a leggere
farò sempre memoria di donne nella storia finchè la mia mente va perché rimanga traccia di ciò che hanno fatto del loro contributo al mondo del sapere perch’è grazie a loro che percorriamo… Continua a leggere
the new look of my site is a pleasure for the sight, it is particularly dedicated to women but I hope it is specially read by men so that they will be able… Continua a leggere
https://www.meer.com/it/69630-guerriera-guerrieri-una-donna-dimenticata https://ilcalendariodelledonne.wordpress.com/ Guerriera Guerrieri; sembrano nome e cognome da combattimento. Da far nascere quasi il sospetto che possa essersi trattato di pseudonimo, del tipo di quelli adoperati dai Futuristi, che nel nome d’arte… Continua a leggere
In seguito alla vicenda del direttore del museo egizio di Torino si è sentito il desiderio di analizzare quante e chi siano le direttrici regionali dei musei nazionali italiani. Come vedete dall’elenco sottostante… Continua a leggere
Magda Frank Fischer (Kolozsvár, 20 luglio 1914 – Buenos Aires, 23 giugno 2010) è stata una scultrice ungherese naturalizzata argentina È nata a Kolozsvár, in Transilvania. A causa della persecuzione nazista, lasciò l’Ungheria per stabilirsi in Svizzera. Anni dopo, si trasferì a Parigi per… Continua a leggere
Kate Kollowitz «Il pacifismo non è un tranquillo stare a guardare, ma lavoro, duro lavoro». Così scrive Käthe Kollwitz nel febbraio ’44 quando già si è trasferita a Nordhausen, in Turingia, per sfuggire… Continua a leggere
