“Volare” al Teatro delle Arti di Lastra a Signa
“Il Teatro delle Arti intende creare un luogo di incrocio e incontro delle arti contemporanee con una particolare attenzione al teatro, al cinema, alla musica, alla danza, alle arti figurative”: queste le parole del direttore artistico Walter Pedullà che ha saputo rinnovare la struttura del vecchio cinema/teatro comunale di Lastra a Signa trasformandolo in un centro culturale articolato in varie strutture collegate tra loro.
E nell’ambito di questo suo progetto ieri sera ha ospitato uno spettacolo di ottimo livello come “Volare – omaggio a Domenico Modugno” interpretato magistralmente da Gennaro Cannavacciuolo, che ne cura anche la regia insieme a Marco Mete, con la perfetta collaborazione sul palco di tre bravissimi musicisti: Marco Bucci, autore degli arrangiamenti, al pianoforte, Andrea Tardioli al clarinetto e sax contralto e Claudia Della Gatta al violoncello.
Lo spettacolo è idealmente suddiviso in due parti, nella prima Cannavacciuolo dà vita ad alcune delle più celebre composizioni dialettali di Modugno come “O cafè”, “La donna riccia”, “La cicoria” fino a chiudere il sipario con il drammatico “U pisci spada”; ma oltre a queste celebri canzoni Cannavacciuolo, grazie alla sua lunga esperienza di attore con Eduardo De Filippo e Pupella Maggio, ci ha emozionato con lo struggente dialogo tra madre e figlio tratto dall’unica commedia musicale scritta da Eduardo “Tommaso d’Amalfi” in cui ascoltiamo la voce registrata della grande Pupella.
Nella seconda parte cambio di scenografia e anche di abbigliamento del protagonista e dei suoi musicisti, eleganza raffinata per interpretare i grandi cavalli di battaglia dell’indimenticabile Mimmo, da “Vecchio frac” a “Tu si na cosa grande” e “Resta cu mme” fino a “Nel blu dipinto di blu”, ormai una sorta di inno nazionale italiano, cantato e danzato da Cannavacciuolo, dopo aver indossato le scarpe ad hoc, a ritmo di tip tap, straordinario.
Oltre che con la sua voce superba e la straordinaria mimica, che ha provocato continue risate sincere, Cannavacciuolo ci ha emozionati per la delicata ironia con cui ha saputo interagire col pubblico: il grande Mimmo, ancora una volta, avrà sorriso ascoltando e applaudendo questo suo umile allievo.

C’ero!!!!
Un interprete divino questo Cannavacciuolo e non si capisce perché non abbia più spazio in questa TV spazzatura o al cinema.
Complimenti vivissimi ad un grande artista.
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grazie Paola per essere passata dal mio blog 🙂
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Un altro spettacolo perso……ho sempre amato Modugno!
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😦
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