“La moglie? Meglio in prestito” al Teatro Nuovo di Firenze
In questo mio viaggio alla scoperta di tutte le realtà teatrali di Firenze e dintorni, grandi o piccole che siano, celebri e meno, decentrate o in pieno centro, con cartelloni tradizionali o sperimentali, oggi pomeriggio sono stata invitata a vedere e applaudire al Teatro Nuovo di via Fanfani a Firenze una deliziosa commedia in vernacolo fiorentino dal titolo, che è già tutto un programma, “La moglie? Meglio in prestito”, due atti spassosissimi per la regia di Raul Bulgherini.
Un cast di ben 10 attori ha dato vita a questa sorta di sitcom teatrale che si svolge nell’appartamento di una famiglia un po’ particolare in cui convergono anche le dinamiche di altri inquilini del palazzo in una sorta di disvelamento epifanico con catarsi finale, il tutto condito da risate continue e calorose provocate dalle battute e dalla gestualità perfetta di alcuni degli attori sul palco iniziando dalla formidabile protagonista femminile, Giovanna Brilli, nel ruolo della padrona di casa, Luana, insieme al marito, interpretato deliziosamente da Sergio Forconi. Brava davvero anche Cristina Bonaiuti che impersona Gina, la cameriera della casa, e Filippo Filidei che è un comicissimo Vincenzo, il giardiniere. Il regista Raul Bulgherini ritaglia per sé il ruolo dello zio Oreste, lo scienziato pazzo, bravissimo, e bravo anche Sergio Giani nell’impersonare don Paolo, il parroco. Completano il cast Katia Tempestini nel ruolo della figlia Patrizia, Giancarlo Bertoli che impersona il vicino Omero l’odontoiatra, Cristina Valentini sua moglie Ada e Paola Belletti nel ruolo di un’altra vicina, la signorina Adele.
Nella varietà di proposte teatrali che Firenze e i suoi dintorni mi offre in questo periodo è stato un vero piacere, ve lo confesso sinceramente, immergermi per un pomeriggio nella mia “lingua” e godermi due ore di sana e divertente comicità toscana grazie a questi attori che definire “amatoriali” non vuole essere una qualifica dispregiativa ma anzi, al contrario, un sinonimo di “recitare con passione, con amore”.
mi piace tanto il teatro in vernacolo…..gustoso e divertente!
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