Il Pellicano di August Strindberg al Teatro Lungobinario 12 aprile 2013
Comunicato stampa
IL TEATRO DELL’INUTILE – Regia: Marco Lombardi
Note di regia:
Il Pellicano, che Strindberg compose nel 1907, è da considerarsi, dal mio personalissimo punto di vista, una di quelle opere da consegnare alla memoria.
La storia oscena e deprimente nella quale veniamo catapultati, ci porta all’interno di un dramma familiare cupo e crudele. Una madre (Elise), vive un’intera esistenza nella menzogna, imprigionando nella zona d’ombra i due figli (Fredrik e Gerda). Le ferite interiori vivono in un clima emotivo di quel male di vivere che affonda le sue radici nel passato pieno di silenzi soffocati. I sensi più nascosti e segreti ci mostrano le maschere allucinate dei protagonisti in un’oscillazione fra sonno e veglia. E l’ombra del padre morto (il pellicano, simbolo d’amore paterno), contribuisce con la sua costante presenza a solidificare le angosce allucinate degli stati dell’anima.
Ma gli opposti convivono e si trasformano fino ad una possibile rinascita. Simbolicamente, i riti del fuoco purificatore e del suicidio redentore, ci conducono fino al sacrificio finale, alla fuga dalla vita.
Le figure di Axel ( viscido e corrotto marito di Gerda) e della serva Margret, si rendono indispensabili al completamento dell’opera.
Infine, le essenze sonore si esprimono come ruolo fondante dell’azione teatrale e non come semplice elemento decorativo.
Personaggi ed interpreti
La Madre, Elise, vedova…………………………….Silvia Moneti
Il Figlio, Fredrik, studente……………………………Daniele Torrini
La Figlia, Gerda……………………………………….Valentina Luzzi
Il Genero, Axel, sposato a Gerda…………………Alessio Pollastri
La Serva, Margret…………………………………….. Sandra Bonciani
