Andy e Norman al Teatro Manzoni di Calenzano, recensione di Daniela Domenici
Ieri sera nell’ambito della rassegna “Teatro Aperto 2013” al teatro Manzoni di Calenzano secondo spettacolo in cartellone: “Andy e Norman”, una delle celebri commedie del prolifico drammaturgo americano Neil Simon, nella traduzione di Maria Teresa Petruzzi, presentata dalla Corte del Bardo per la regia e la scenografia di Alessandro Becherucci.
Sono tre i protagonisti di questa commedia brillante scritta da Simon alla fine degli anni Sessanta, due curiosi personaggi maschili, Andy e Norman appunto, che condividono un appartamento e che sono sempre in cerca di un modo per sbarcare il lunario. Norman è uno scrittore ma è costretto a creare testi di cui non gli interessa niente, articoli di uncinetto per una rivista femminile e anche racconti pornografici, che Andy tenta di “piazzare” in varie riviste pur di guadagnare qualcosa. Un giorno irrompe nella loro vita la nuova vicina di casa, una bella ragazza giovane, che provocherà una buffa contrapposizione tra i due che li condurrà a creare un triangolo amoroso assolutamente atipico. Il tutto condito da un fitto dialogo che si trasforma spesso in battibecco, due ore di battute ironiche e scoppiettanti, mai un momento di pausa nel ritmo incalzante, e da una gestualità assolutamente ad hoc.
Bravissimi i tre protagonisti: Pietro Venè che è il testardo, pragmatico, comico Andy, Neri Pollastri il lunare, goffo Norman, sempre sulle nuvole, e Raffella Afeltra che dà vita a una giovane energetica, tutta pepe, inizialmente inviperita con uno dei due per il suo comportamento e che poi s‘innamora, imprevedibilmente, dell’altro.
Prossimo spettacolo della rassegna sabato 18 maggio.

Sempre piacevoli le opere di Neil Simon, questa mi sembra particolarmente stuzzicante….
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Sicuramente un tocco di ironia e comicità in questo spettacolo !
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