Ad un’amica di Adele Libero
Quelle buie stanze,
che ti videro crescere,
ridere, cantare,
lavorare.
…
T’era noto ogni angolo,
riluceva alle tue mani,
e cucinavi,
sul tuo fornello,
grande e bello.
…
Poche frequentazioni
e uomini amici:
padre, marito, fratello.
Tu sola a lavorar per tutti,
la casa, tranquilla.
…
Ed oggi, nella mente,
in quelle buie pareti
si mescola,
il passato col presente,
l’ieri e il domani,
insieme.
…
Al mattino t’appare tua madre,
il marito, il padre,
e tu saluti, accettando
il tuo fardello.
…
Risponde lucido,
il fornello,
indifferente,
ma tu sorridi lieta
e sei incosciente.
