…e le autrici sono due donne…di Daniela Domenici

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Ho iniziato a spiegare i primi rudimenti di letteratura inglese in terza e quindi, come da programma, ho parlato delle prime due grandi invasioni nell’isola: quella degli Iberians e quella dei Celts.

In attesa di avere il testo adottato in questa classe mi sono avvalsa di quello che ha utilizzato mia figlia quando frequentava la stessa classe di un liceo scientifico siciliano, più di dieci anni, incredibilmente le autrici sono sempre le stesse nonostante il tempo trascorso e il luogo geografico distante più di mille km: Marina Spiazzi e Marina Tavella. Il titolo era “Only connect”.

La cosa che mi ha colpito e mi ha portato a scrivere questo post è che quando le due autrici parlano dei Celts nell’edizione del 1997, quella di mia figlia per intenderci, scrivono testualmente: “The women of the Celts sometimes ruled large tribes and fought from their chariots. The most famous of them was Boadicea (1st century A.D), who had become queen of her tribe after her husband’s death. Roman writers commented on the courage and strength of Celtic women in battle and leave an impression of a measure of equality between the sexes among the Celts”.

Nell’edizione recentissima che si chiama sempre “Only connect” con l’aggiunta di “New directions – edizione blu” le donne dei Celti sono totalmente sparite, né un paragrafo né una frase: niente, non esistono più. Si parla sempre dei Drudi, i loro sacerdoti, e nel descrivere i tratti fisici dei Celts le due autrici dicono “they were tall and mascular…”: dove sono finite le donne celte, quelle splendide combattenti e regine che “hanno lasciato un’impressione di una misura di eguaglianza tra i sessi”?

Questo si chiama riscrivere la storia al maschile e da parte di…due donne!!!